la copertina di Forse non è la felicità il nuovo disco dei fast animals and slow kids
Copertina del nuovo disco dei Fask

di Danilo Nardoni

«Il più libero e spontaneo tra quelli realizzati finora». I Fast animals and slow kids definiscono così il loro nuovo album. Dopo tre dischi e un Ep, la celebre formazione perugina ha pubblicato il 3 febbraio il disco di inediti ‘Forse non è la felicità’. Un album energico e dalle importanti contaminazioni, nato quindi in assoluta libertà espressiva, che sviluppa, con sorprendente continuità rispetto ai dischi precedenti, una risposta ai disordini che la vita impone. I Fask sono quindi tornati con la loro incontenibile energia, dopo lo straordinario ‘Alaska Tour’ che si è chiuso con sei sold out di fila e 2.800 paganti all’ultimo concerto, il 6 febbraio 2016 all’Alcatraz di Milano. E dopo aver anticipato il disco, qualche settimana fa, con la pubblicazione in rete dei singoli/video di ‘Annabelle’ e ‘Forse non è la felicità’.

FAST ANIMALS AND SLOW KIDS, NUOVO SINGOLO E VIDEO

Showcase di presentazione Ora da alcuni giorni sono in giro per gli showcase di presentazione dell’album e rigorosamente nei negozi di dischi (Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma) che si sono aggiunti alle date del tour che partirà invece il 4 marzo da Arezzo. Ma quando si fanno le cose in casa tutto ha sempre un sapore particolare. Sabato 4 febbraio, dopo Milano e Torino, i Fask a partire dalle 21 saranno al T-Trane Record Store di Borgo XX Giugno a Perugia. «Siamo cresciuti nei negozi di dischi dietro casa ed è in posti come questi che ci piace fare ascoltare per la prima volta il nuovo lavoro» racconta il cantante Aimone Romizi. I Fask suoneranno qualche pezzo acustico e parleranno del disco intervistati da Luca Benni, il patron dell’etichetta umbra To Lose La Track che per primo ha creduto in loro con la pubblicazione del primo Ep ‘Questo è un cioccolatino’. L’appuntamento perugino con il live vero e proprio del tour sarà invece per il 22 aprile all’Urban.

Complesso e audace ‘Forse non è la felicità’ è il disco più complesso e audace dei Fast Animals And Slow Kids. Energico, penetrante, acuto e talvolta feroce. «Dietro la composizione – spiegano i quattro Fask – c’è l’obiettivo di individuare e assorbire quegli stimoli – musicali, sociali o culturali – che, pur facendo parte della nostra quotidianità, rimangono inosservati e inascoltati. Musicalmente parlando, si passa da canzoni che sembrano colonne sonore di film sulle proteste sociali in Inghilterra a pezzi basati su strutture particolari tipiche degli anni ’70; si va dal morbido suono dei vecchi vinili alla svogliatezza e stanchezza delle band lo-fi di inizio anni ’90». Questo tipo di contaminazione, molto libera, si nota anche nei testi. I Fast Animals And Slow Kids hanno tradotto in musica esperienze, appunti, ricordi e sensazioni: «Ci sono i viaggi in macchina di notte di ritorno da un concerto, le passeggiate nel parco sotto casa, il risveglio inaspettato davanti ad un lago, le lacrime regalate allo schermo inerte di un computer, lo stupore davanti ad una quercia stanca ma imponente che sovrasta lo spettacolo del Turnagain Arm in Alaska».

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Cosa li rende felici «I primi mesi successivi al tour di Alaska – raccontano i Fask – li abbiamo passati a chiederci se la nostra musica avesse un limite, ad interrogarci su ciò che la nostra band sarebbe potuta, o peggio ancora, sarebbe dovuta diventare. La risposta era molto più facile di quello che potevamo aspettarci: stappare una birra e tornare in sala prove. Quando l’abbiamo capito, tutto è diventato limpido; abbiamo riordinato le idee e abbiamo semplicemente suonato insieme, come sempre abbiamo fatto, fregandocene delle aspettative di chiunque e tenendo conto solo di ciò che ci aspettavamo da noi stessi. In questi mesi di saletta, sudore, scazzi, creatività, impegno e leggerezza, in questi mesi in cui siamo tornati ad essere solamente quattro amici che fanno musica insieme – proseguono –, abbiamo forse veramente capito, per la prima volta, che la felicità per i Fast Animals and Slow Kids non è fare i concerti nei palazzetti, non è azzeccare il singolo giusto e passare nelle radio, non è avere un milione di visualizzazioni su Youtube; ciò che realmente ci rende felici è vederci alle otto di sera a casa di Aimone, ridere per un po’, scendere nella nostra sala prove, sperando che non si sia allagata di nuovo, ed infine suonare fino a quando il vicinato ce lo permette». Da questo clima è quindi nato il disco «che probabilmente è il più libero e spontaneo che abbiamo mai realizzato finora». Se i dischi precedenti erano pensati come un’unica canzone lunghissima, ‘Forse non è la felicità’ per il Fask «è la risultante delle mille influenze e mille stimoli che abbiamo captato negli anni e che speriamo di esser riusciti a fondere in qualcosa di riconoscibile e personale».

Crediti I Fast Animals and Slow Kids sono Aimone, Alessandro, Jacopo e Alessio. ‘Forse non è la felicità’ è stato registrato tra settembre e ottobre del 2016 al Macchione Studio di Binami (Castiglion del Lago) da Andrea Marmorini e Jacopo Gigliotti; è stato prodotto e mixato da Jacopo Gigliotti e Andrea Marmorini (Anubi Produzioni) e dai Fast Animals and Slow Kids, con l’aiuto di Marco Romanelli presso il The Garage Studio di Fabrizio Vanni; è stato infine masterizzato da John Davis presso il Metropolis Studio di Londra. Concept grafico di Iacopo Gradassi e foto di Alessio Albi. Tutte le canzoni sono state scritte dai Fast Animals and Slow Kids. Hanno suonato in studio anche Francesco Chimenti e Nicola Manzan.