di Alessandro Cascianelli
Sempre più spesso si tende a dimenticare il passato e a concentrarsi solo sul presente, finendo per faticare a trovare un senso a tutti gli eventi che, giorno dopo giorno, accadono nella nostra vita. Tommaso Dottori, un ragazzo umbro di appena diciotto anni, studente del liceo classico Mariotti, ha pubblicato un libro in cui, attraverso una storia molto intrigante, fa riflettere su questa questione spinosa ed estremamente attuale. Si chiama ‘L’ordine degli eventi’, ed è uscito il 13 dicembre scorso per Morlacchi Editore e, in poco tempo, sta avendo un riscontro straordinario.
La storia Al centro della narrazione c’è Davide, un giovane che si ritrova ad essere pazzo senza nemmeno rendersene conto, rimuovendo dalla propria memoria quello che lo ha reso ciò che è. «Il protagonista passa la sua esistenza a sfuggire dal nulla, dal bianco – spiega Tommaso – gli mancano quei colori e quelle passioni, che lo mantengano ancorato alla vita». La trama del romanzo è un viaggio introspettivo nel passato di Davide, fatto di amore e sogni, ma anche di degrado e vite di quartiere. «C’è molto di me in lui, è un reietto che ragiona come la maggior parte dei ragazzi della mia generazione – riflette lo scrittore emergente – credo che si ritrovino nella sua smania della confusione, nella sua voglia di ricercare il caos e il movimento». A fare da collante c’è l’ordine degli eventi, che è l’unico filo conduttore in grado di unire una lunga serie di casualità. «Il fato è un personaggio super partes, che gestisce gli avvenimenti, pur senza esserne il protagonista – evidenzia l’autore umbro – il mio è il romanzo dell’ineluttabilità: per quanto si sforzi, l’uomo non ha tutto sotto controllo».
La scrittura Nonostante abbia appena diciotto anni, Tommaso coltiva la sua passione per la scrittura da molto tempo. «É nata tra i banchi di scuola, l’italiano è sempre stata la mia materia preferita e, per questo, mi sono iscritto al classico – confessa Dottori – mio padre è stato molto incisivo: abbiamo un rapporto difficile, ma, quando facevo la seconda media, a quattro mani abbiamo scritto il mio vero primo libro, che, purtroppo, non abbiamo mai pubblicato». Il giovanissimo autore perugino è un ragazzo che ha dei punti di riferimento sicuramente diversi da quelli dei suoi coetanei. «Ammiro moltissimi scrittori, durante la lettura mi faccio trasportare fortemente da quello che leggo – racconta il talento perugino – per questo progetto sono stati fondamentali Svevo, Pirandello e Pasolini».
Il futuro «Ho sempre scritto per esprimere me stesso – rivela il giovane – mi fa strano vedere la gente leggere il mio libro, è come se leggesse una parte intima di me». Dietro alla pubblicazione de ‘L’ordine degli eventi’ c’è più di un anno di lavoro, ma nonostante le molteplici soddisfazioni, Tommaso non vede la scrittura solo come una professione. «Per me è una cosa intima – sottolinea l’intraprendente autore – non riesco a considerarla solo come un mestiere, ma piuttosto come una compagna fedele». Per il futuro ha tanti bei progetti da attuare: «Nei prossimi mesi dovrò affrontare la maturità, poi ho già qualche idea per il nuovo libro, ma prima, mi piacerebbe prendere un anno per me stesso – afferma il diciottenne – ho sempre considerato l’adolescenza come una preparazione alla vita vera, finiti gli esami, mi piacerebbe iniziare a viverla, magari facendo un anno di servizio civile in Africa, per aiutare chi ha bisogno».