Larve, immagine da azienda umbra Bugslife

Larve e grilli per l’alimentazione umana, ma anche mosche per farci crocchette per i cani o insetti che diventano farine per l’alimentazione di animali, piuttosto che bioplastiche, biogase e frtilizzanti agricoli. E’ la nuova frontiera del business green che vede protagonista anche l’Umbria con una start up pioniera del settore, la Bugslife della presidente dei Giovani di Confagri Umbria, Caterina Luppa. La normativa è indietro rispetto alla ricerca in azienda, ma la direzione di marcia, potrebbe da qui a breve, fare cambiare le regole, nel segno dell’apertura a quello che si annuncia essere un business dai numeri interessanti.

Approfondimento Le larve di mosche, ad esempio, con cui si intende produrre crocchette per cani hanno un «alto contenuto proteico, ottimo stabilizzatore della flora batterica intestinale in grado di prevenire infezioni e malattie» è quanto riporta il sito Ansa.it che rendo noto come si intenda «utilizzare insetti per convertire resti di frutta e verdura in farina proteica e olio da impiegare nei mangimi». L’ «Ue ha appena approvato – è scritto ancora – una proposta che consente la reintroduzione di proteine animali trasformate da non ruminanti e insetti nei mangimi per pollame e suini, facendo cadere un divieto che risaliva ai tempi della Mucca pazza; un parere in linea con i principi della strategia Farm to Fork, che punta proprio a promuovere una produzione di alimenti e mangimi più circolare e sostenibile. Manca comunque un ultimo miglio per produrre con gli insetti mangimi, biogas, bioplastiche e fertilizzanti agricoli. Confagri segnala che occorre aggiornare la normativa nazionale da parte del ministero della Salute, indietro rispetto a quella europea e superare le difficoltà burocratiche che frenano la crescita di un settore dalle grandi potenzialità. Nell’ambito della normativa su novel food, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare Efsa ha espresso una prima valutazione completa su un prodotto derivato da insetto (la larva Tenebrio Molitor) proposto come alimento umano e ha all’esame un’altra decina di domande che riguardano altri tipi di insetti».

Numeri Un elenco di realtà operative: « ad allevare insetti per il pet food è la start up Bugslife», mentre «è situata in provincia di Alessandria la prima fattoria di bio conversione ‘Bef Biosystem’, che vanta una valenza unica per la sostenibilità e l’economia circolare. Sempre in Piemonte in provincia di Torino l’azienda agricola ‘Italian Cricket Farm’ è pronta ad impiegare larve di Tenebrio Molito in un progetto sperimentale di mangime altamente proteico per le galline ovaiole. Si chiama invece ‘Alia Insect Farm’, l’azienda a Truccazzano nel milanese, che si propone di diventare un’agrifarm innovativa per l’allevamento e la trasformazione di grilli commestibili 100% made in Italy». «In Europa – afferma Confagricoltura – si producono più di 6 mila tonnellate/anno di proteine di insetti ma le previsioni sono di arrivare tra 2 e 5 milioni di tonnellate entro il 2030, a seconda del quadro legislativo che si avrà nei prossimi anni».

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