di Dan. Nar.
Quella dei Moretti per il vino è una passione di famiglia da sempre. Passione che dal 1992 si è trasformata nel marchio Cantina Moretti Omero. E dopo tanti anni di lavoro e sacrifici è arrivato ora un grande riconoscimento: il loro Montefalco Sagrantino Docg 2016 è stato eletto da Decanter nel gotha dei 50 vini migliori del mondo, oltre che uno dei migliori 5 vini rossi italiani, ottenendo 97 punti a pari merito con altri 5 vini delle più famose denominazioni Italiane. Decanter World Wine Awards è uno dei più prestigiosi concorsi vinicoli al mondo. Giudicato dai più autorevoli esperti e professionisti del wine business, questi premi sono riconosciuti a livello internazionale per l’affidabilità del loro rigoroso processo di degustazione e selezione.
Attenzione in vigna e cantina Salendo verso il versante sud dell’areale della denominazione Montefalco è facile imbattersi in Omero e Giusy, che nei campi controllano personalmente ogni angolo. Un buon vino nasce dalla terra e dalla cura di questa. I bravi produttori biologici infatti con un supplemento di attenzione extra possono permettersi di non essere aiutati dalla chimica. Devono presidiare la vigna e avere la massima attenzione a ogni singolo appezzamento. Anche in cantina la cura deve essere costante. Ed il risultato di questo costante lavoro viene giustamente premiato. Commentando il riconoscimento ricevuto, Giusy Moretti afferma: “Il Montefalco Sagrantino DOCG è un prodotto eccezionale e finalmente sta ottenendo all’estero i riconoscimenti che merita e con questo premio tutta la denominazione Montefalco vive in una cassa di risonanza mediatica internazionale. Io ho scommesso tutto sul Sagrantino e ho abbandonato una carriera da architetta in città”.
Sagrantino e vini biologici “Da giovane il Sagrantino – spiega Giusy – ha un colore blu granato e negli anni mantiene un fondo grafite che non smette mai di brillare, è un vino che non si stanca mai, che passa indenne i decenni. Ha frutti sontuosi al naso e in bocca: confettura di prugne ma anche more. Nel nostro caso ha anche sentori balsamici, infatti i nostri vigneti di Sagrantino sono esposti a nord-est e sono tra i più alti della denominazione Montefalco, questo garantisce che nel vino ci sia questo marchio di freschezza”. “È un vino – prosegue – che supera la tirannia dell’immediatezza e che ci riporta agli antichi ritmi della vita. Per aprire gli aromi ha bisogno di essere ossigenato, per essere grande ha bisogno di almeno quattro anni nella nostra cantina. È un vino da chiacchierare con gli amici, da gustoso abbinamento con i ricchi piatti umbri o per momenti di meditazione davanti al camino. Seduce con il suo carattere grintoso ma elegante, ha un’ottima struttura che non si indebolisce con il passare degli anni. Questo vitigno incanta chi prende coscienza della passione che si ha nel coltivarlo”. Questa è infatti un’uva difficile da coltivare e richiede molte cure, soprattutto in agricoltura biologica. Fin dall’inizio i Moretti operano in regime biologico certificato, perché per loro è stata una scelta di vita: la moglie di Omero faceva l’infermiera e lavorava tutto il giorno, così le figlie trascorrevano le giornate nei campi con il padre e i nonni e lei voleva che non venissero usati pesticidi per garantire un ambiente sicuro per le figlie. L’azienda porta il nome di Omero, ma sono in prevalenza donne le protagoniste di questa storia di enologia nel cuore dell’Umbria, fra cui la capostipite nonna Quinta. Registrata mentre preparava ricette tipiche e poi lanciata su YouTube, è ora una star del web.
