Si chiama Cronaca di un amore in tempo di guerra – Il carteggio tra Marcello ufficiale di fanteria e la studentessa Iolanda durante la Seconda guerra mondiale, il libro di Luciano Taborchi (edito da Morlacchi) presentato venerdì pomeriggio a Perugia, nella Sala delle Colonne di Palazzo Graziani.

Il libro riporta alla luce una storia d’amore e di guerra, ricostruita attraverso uno degli archivi privati di maggior rilievo e ancora inediti della Seconda guerra mondiale: il carteggio tra il sottotenente Marcello Rasimelli e la studentessa Iolanda. Le carte abbracciano gli eventi bellici ai quali il giovane aveva partecipato: dalle operazioni militari del giugno 1940 contro la Francia, a quelle contro la Grecia, alla lotta ai partigiani nelle regioni balcaniche, fino al rientro in patria e alla dura vita dopo l’armistizio. Lui, Marcello, scriveva dai diversi fronti in cui veniva spostato, seguendo le bizzarrie e manie di grandezza di un dittatore che portò l’Italia alla tragedia. Lei, Iolanda, rispondeva in trepida attesa e fortemente preoccupata per le sorti dell’amato. Sullo sfondo, gli avvenimenti della guerra nel loro tragico svolgimento, i riflessi nel territorio umbro e in Italia.

Taborchi, dottore in pedagogia, è stato dirigente di struttura apicale del Comune di Perugia. Ha anche insegnato discipline letterarie nelle scuole medie e superiori, ha svolto le funzioni di comandante dei vigili urbani al Comune di Magione e per alcuni anni è stato amministratore pubblico. Ideatore e responsabile dell’Osservatorio sui servizi pubblici locali ed esperto in metodologie e strumenti di valutazione della qualità, ha pubblicato diversi studi sul sistema educativo e sulle metodologie di analisi e valutazione dei servizi pubblici.

Alla presentazione, oltre all’autore, hanno partecipato il sindaco di Magione Giacomo Chiodini, il presidente dell’Isuc Alberto Stramaccioni, Giampiero Rasimelli (figlio di Marcello), Giovanna Giubbini per la Soprintendenza archivistica dell’Umbria, Cristina Papa della Fondazione Alessandro e Tullio Seppilli e gli studenti della scuola media Ugo Foscolo insieme al dirigente Luca Arcese.