di Noemi Chiari
Molti commercianti starebbero approfittando dell’attuale emergenza sanitaria per vendere alcuni prodotti a un prezzo più alto del valore reale, presentandoli come gli unici in grado di prevenire il contagio e facendo credere che le scorte degli stessi siano in esaurimento. Questi prodotti risultano essere, per lo più, medicinali, gel igienizzanti e mascherine.
Cosa sta facendo l’UE al riguardo La Commissione europea e le autorità nazionali di tutela dei consumatori (CPC) dei Paesi membri si stanno muovendo per contrastare tali pratiche. Il 20 marzo, il CPC ha pubblicato un comunicato sulle truffe e pratiche sleali più comuni per aiutare le piattaforme online a individuarle più facilmente per rimuoverle. Il Commissario per la giustizia e i consumatori ha chiesto la collaborazione delle stesse.
Le linee guida L’UE ha anche fornito alcune linee guida per aiutare i consumatori a capire se i commercianti stanno utilizzando pratiche sleali per vendere i loro prodotti. Tra queste, si consiglia di notare se i commercianti fanno riferimento al fatto che il prodotto è l’unico in grado di curare il Covid-19 o che lo stesso è in rapido esaurimento. Gli altri consigli dell’UE al riguardo si possono trovare qui.
Articolo realizzato nell’ambito del Progetto FISE- Europe Direct Terni – Comune di Terni –Dip. di Scienze Politiche dell’Università di Perugia, con il cofinanziamento della Commissione Europea