Continua a crescere il mercato immobiliare in Umbria. Sì, perché il numero delle compravendite di immobili residenziali nel primo trimestre 2022 è cresciuto del 12 per cento rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, mentre l’aumento è appena superiore, ovvero del 12,8 per cento, per quanto riguarda gli immobili non residenziali.
Continua a crescere il mercato immobiliare in Umbria Il quadro lo fornisce il report della Borsa immobiliare dell’Umbria, curato da Francesco Marco Maiotti, membro del Comitato per il listino della Borsa immobiliare, secondo cui «a tirare la crescita è il boom dell’erogazione dei mutui agli under 35 sostenuti dagli incentivi dello Stato». Sul mercato, però, inizia a «serpeggiare qualche timore di stangata sui tassi di interesse e un segnale di questi timori potrebbe essere rappresentato dalla riduzione delle compravendite immobiliari che si registra in Italia tra primo trimestre 2022 e il precedente, ovvero il quarto del 2021, che hanno fatto registrare rispettivamente 212.500 compravendite contro 181.767».
Trainato da under 35 In questo contesto, comunque, Maiotti evidenzia che «il rapporto mensile di Bankitalia è comunque positivo: a maggio 2022 l’aumento è stato del +3,9 per cento per i prestiti alle famiglie italiani, ancora in crescita rispetto al 2021». Quanto ai prezzi degli immobili, il componente del Comitato per il listino della Borsa immobiliare dell’Umbria rileva che «sono stabili», mentre a livello di erogazioni «dal Barometro mutui di Crif (centrale rischi finanziari, ndr) emerge il boom dei mutui erogati ai giovani under 35, che sostengono da soli quasi l’intero comparto, salendo al 35,4 per cento del totale grazie agli incentivi fiscali da parte dello Stato». Tuttavia, il report curato da Maiotti segnala poi che «la domanda di mutui immobiliari fa evidenziare, inoltre, una brusca frenata delle surroghe (-56 per cento rispetto al primo trimestre del 2021) e oltre l’83 per cento dei richiedenti predilige durate superiori ai 15 anni, con rate mensili di rimborso non eccessivamente impattanti rispetto al reddito disponibile».