di M.R.
Una nuova minaccia di chiusura, i rapporti tesi e le criticità mai risolte, nemmeno al tavolo del Prefetto di Terni. Venerdì, dopo nuove minacce di chiusura imminente dell’attività da parte dell’azienda di strada di Recentino che taglia e commercializza i tubi di Ast, di terrà un ennesimo incontro. La trattativa tra le parti, intavolata sull’ipotesi di compravendita e presto saltata con la promessa di onorare gli impegni fino a scadenza di contratto, potrebbe quindi riprendere. In balìa di un più o meno intenso braccio di ferro tra imprenditori c’è sempre il destino di circa 50 lavoratori. Questi ultimi, nel periodo di San Valentino hanno ripreso l’attività cessando lo sciopero, sulla base di metaforiche rassicurazioni da parte del cavaliere Arvedi, proprietario di Ast. Le nubi però nelle ultime settimane sarebbero tornate ad addensarsi e la speranza delle parti sociali è che torni presto il sereno.
