Stato di agitazione e girandola di assemblee, è così che i sindacati reagiscono alle comunicazioni della Treofan rese in Confinustria giovedì. Il gruppo, come noto, è stato acquisito dalla società Jindal attraverso la cessione della totalità delle quote azionarie da parte della società finanziaria Management & Capitali avvenuto lo scorso 25 ottobre ad un prezzo irrisorio rispetto al valore reale della società e dei suoi asset produttivi.

Treofan La struttura Europea di gestione societaria risultante a seguito dell’acquisizione – è stato spiegato – prevede sostanzialmente un’autonoma struttura societaria di Treofan nella quale si integrano riferimenti Jindal e che vede dipendere direttamente dal CEO la gestione degli stabilimenti europei senza figure intermedie se non per i siti produttivi tedeschi e italiani. «Questo passaggio societario – dichiarano i sindacati – ha creato parecchio allarme e molte incertezze in tutti gli stabilimenti produttivi, che oggi sono rappresentati dall’ impianto di Terni e dall’impianto di Battipaglia, soprattutto sui piani produttivi e sui tempi e durata delle fermate».

Investimenti congelati Treofan aveva anche annunciato un piano di investimenti, dove veniva previsto per lo stabilimento di Terni un nuovo Metallizzatore mentre per lo stabilimento di Battipaglia una nuova Laccatriche, investimento già approvato in un protocollo firmato al MiSE con la Regione Campania, che ha ottenuto finanziamenti importanti e che ha già terminato la fase di progettazione ed era in attesa solo della realizzazione. Treofan ha annunciato che l’acquisizione è stata un’operazione di integrazione tra due società prima concorrenti che ha creato una nuova società leader del mercato ma che necessariamente dovrà razionalizzare le produzioni rispetto ad una sostanziale sovracapacità rispetto alle attuali richieste di mercato. Inoltre, stante la situazione di incertezza sugli ordini 2019 dove non c’è una definitiva visione e copertura degli attuali livelli produttivi non è possibile fare previsioni e di conseguenza tutti gli investimenti e le programmazioni sono interrotte in attesa di un quadro più chiaro.

 

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