Si susseguono le iniziative per levare gli scudi sui siti Treofan italiani; Battipaglia quello più a rischio visto che non ci sono notizie sulla ripresa della produzione. L’attività nella fabbrica campana è ferma da due mesi, il presidio dei lavoratori è permantente. Sabato mattina una folla di operai, diversi dei quali provenienti da Terni, ha preso parte alla manifestazione organizzata nella cittadina in provincia di Salerno.
Jindal «Treofan non si chiude» il coro che si è levato da piazza Amendola, ‘Nazionalizziamola’ si leggeva in un grosso striscione. Il timore che la nuova proprietà indiana possa razionalizzare la produzione tra Germania e Italia a scapito di centinaia di lavoratori e famiglie è forte; e la tensione, in vista dell’incontro programmato per il 24 gennaio al ministero dello Sviluppo economico, inevitabilmente sale. Nel corso dell’ultimo confronto a Roma, i vertici aziendali non sono stati in grado di fornire la data di una possibile ripartenza del sito battipagliese ma hanno garantito di presentarsi con un piano industriale entro fine mese e quella di giovedì prossimo dovrebbe essere la volta buona.