Il vertice in prefettura

di M.To.

Si sono ritrovati, non tutti, ma quasi, al tavolo del prefetto. Oggetto della riunione era la vicenda legata al cambio di appalto per le pulizie industriali all’interno della Tk-Ast dove, dal 1° gennaio, alla veneziana Rigato è subentrata la ternana Iosa, aggiudicataria della nuova gara. E l’incontro, commenta Gianfelice Bellesini, «si è concluso positivamente».

Si tratta Le parti, dice il prefetto, «hanno convenuto di dare avvio al confronto previsto dall’articolo 4 del contratto di lavoro per le imprese di pulizia, nel presupposto che l’impresa Iosa Carlo si è dichiarata disponibile all’assunzione delle 23 unità precedentemente impegnate nell’appalto – ridotto di circa il 35% del valore complessivo da parte della committente Ast Terni – e a valutare, dopo l’esame dei criteri offerti dallo stesso articolo 4, l’adozione degli strumenti di ammortizzazione sociale applicabili per l’eventuale eccedenza di personale».

La storia La vicenda era esplosa poco prima di natale, quando ai lavoratori era stato impedito di raggiungere il posto di lavoro – i loro badge di ingresso erano stati bloccati – e si era trascinata fino alla manifestazione clamorosa messa in atto: si erano simbolicamente incatenati davanti alla portineria della Tk-Ast, per poi dar vita ad un sit-in sotto l’ufficio del prefetto. Che non si è fatto pregare ed ha preso in mano la situazione.

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Il confronto Da lunedì 13 gennaio, presso la direzione territoriale del lavoro di Terni, la ditta Iosa e i sindacati – al tavolo prefettizio mancava la Rigato, ormai fuori gioco – si andrà alla ricerca di quelle soluzioni che, fino a pochi giorni fa, sembravano impossibili. Ovvio che questo passo in avanti non significa che la situazione sia destinata a concludersi senza qualche rinuncia: si parla infatti chiaramente di fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Ma almeno si tratta.

Il prefetto Gianfelice Bellesini si dice «molto soddisfatto degli sforzi fatti per raggiungere l’intesa, ringraziando tutti i presenti della grande disponibilità dimostrata nel cercare soluzioni che, soprattutto nell’attuale, difficile congiuntura economica, vanno nell’interesse sia delle imprese che dei lavoratori».