di Mar.Ros.

Buon compleanno alle Acciaierie. A ricordare il 139esimo anniversario dalla fondazione della Società degli alti forni, fonderie e acciaierie è in un post Facebook il Comune di Terni che ricorda la figura dell’ingegnere Stefano Breda, di cui porta il nome la strada che collega due portinerie dello sito produttivo. «Da 139 anni – è il commento nel profilo social dell’ente – Terni è nella storia dell’acciaio». Proprio così; e sotto il nome di Arvedi potrebbe essere destinata a rappresentare un pezzo importante del piano nazionale della siderurgia.

Arvedi-Ast Intanto, procedendo per step, il primo traguardo da raggiungere, ormai a un passo, è l’Accordo di programma del quale si è parlato poche settimane fa a Palazzo Donini. La sottoscrizione di un’intesa sugli strumenti agevolativi a fronte di un’investimento da circa un miliardo di euro sull’acciaieria di Terni è il passaggio fomdamentale per l’approfondimento del piano industriale che il cavaliere Arvedi ha in serbo per viale Brin. I sindacati non vedono l’ora di entrare nel merito perché nel frattempo la proprietà ha messo a terra o pianificato nei dettagli alcune azioni significative. Lo scorporo del Tubificio, l’aumento della turnazione in area a caldo, l’installazione di impianti dal Bahrain per incrementare la capacità di laminazione del sito, la stabilizzazione dei lavoratori interinali e la rivoluzione ai vertici, con promozione di numerosi dirigenti ternani ne sono esempi concreti. A queste si aggiungono le prossime mosse con le quali l’85enne sembra voler replicare a Terni quel modello di ottimizzazione di spazi, costi e impatto di varia natura che ha saputo realizzare a Cremona.

Centro di finitura In questo senso, secondo quanto si apprende, andando a ridurre l’impatto sul traffico veicolare e quindi di conseguenza anche quello ambientale da esso derivante, il Cavaliere sarebbe intenzionato a investire i milioni che servono per trasferire, da Maratta in viale Brin (dove sono sattesi anche investimenti per la lavorazione dell’acciaio magnetico), alcune macchine del Centro di finitura; due linee. L’operazione nel breve-medio periodo, per come rappresentata nei giorni scorsi ai delegati sindacali di fabbrica, rientra proprio nell’ottimizzazione dell’impiantistica. I trasferimenti riguarderanno di conseguenza anche il personale e in questo quadro non sarebbe stata messa in alcun modo in discussione la strategicità del Centro di finitura. Resta inteso che nell’ambito di un piano industriale complessivo ogni sinfìgola scelta possa trovare un senso più chiaro. L’illustrazione di quel documento resta attesa quanto la pubblicazione del bilancio di sostenibilità, annunciata tramite sito web anche se il dossier non sarebbe ancora disponibile. Si procede intanto come promesso verso l’erogazione del premio di risultato, oggetto in questi giorni di assemblee dedicate che l’azienda ha concesso alle organizzazioni sindacali per illustrare ai lavoratori il bonus nel dettaglio.