di: M.S.G.

Approvate in terza commissione sia una proposta di modifica del regolamento Taric che la tariffa corrispettiva Taric (Pef 2022). Ora entrambe le misure passeranno al vaglio del Consiglio comunale. È scontro tra maggioranza e opposizioni. Dal dibattitto risulta che Terni è una città virtuosa in tema di differenziata ma sempre più indebitata per quanto concerne spesa di smaltimento rifiuti che nel 2020 è salita dell’8,51%. Apportate anche alcune modifiche al regolamento Taric che non convincono le opposizioni. Nelle modifiche approvate sono previste riduzioni  per seconde case o abitante singolo anche se non residente. «Capisco che la destra che ora governa è sensibile alle persone che hanno più di una casa  – ha tuonato Alessandro Gentiletti di Senso civico –  ma le persone che hanno manifestato disagio sugli aumenti della tariffa hanno una sola casa e fanno fatica ad arrivare a fine mese, dovevate pensare prima a loro».

Raccolta differenziata e Pef Il piano economico finanziario (pef) 2022 è stato approvato con 4 voti favorevoli e tre contrari. Si riferisce però all’annualità 2020 come ha illustrato l’assessore al bilancio Orlando Masselli «Perchè la copertura dei costi è riferita alle due annualità precedenti perciò le variazioni sono quelle del 2020». La cifra approvata è di 21 milioni, 927.169 euro, con una aumento dell’8,5 %. Aumento che mal digeriscono le opposizioni. Ad intervenire il consigliere Valdimiro Orsini (Misto): « State favorendo un sistema che vuole garantire i gestori degli impianti invece che i cittadini che differenziano». Ad onor del vero è lo stesso Masselli indirettamente a dare ragione ad Orsini perchè dai dati forniti in commissione i cittadini ternani sarebbero molto virtuosi nella riciclata pensando che su 53 mila tonnellate di rifiuti raccolti ben 43 mila sono di differenziato mentre 13 mila di indifferenziato. Allora quale è il motivo di costi così alti di gestione? Per l’assessore Masselli sarebbero i mancati ricavi dalla vendita dell’indifferenziato: « Le 40 mila tonnellate di differenziato che vendiamo la vendita valgono appena 1 milione 433 mila euro.  Un ricavato che copre pochissimo del pef totale e da qui le nostre considerazioni di trasformare noi direttamente il rifiuto in materia prima secondaria e non più venderla a 1 milione e 400 mila euro». Non ci sta nemmeno il consigliere Alessandro Gentiletti:« Si parla di un aumento dell’8,5% l’anno precedente non superava il 6%, posso capire all’inizio con il cambio di gestione e il potenziamento della raccolta differenziata ma il fatto che continuino ad esserci questi incrementi dimostra che l’amministrazione si sarebbe dovuta muovere in un altro modo».

Riduzione Taric Sul capitolo regolamento taric l’amministrazione Latini ha proposto delle riduzioni e ad illustrate è stato sempre  l’assessore Masselli «Abbiamo preso spunto dalle segnalazioni e dai suggerimenti che ci sono arrivate dai cittadini apportando modifiche sia di carattere economico che di carattere sanzionatorio. Tutte le modifiche sono a favore dell’utenza domestica. La prima riduzione riguarda coloro che avevano la residenza da soli per i quali abbiamo previsto una riduzione del 30%. Penso  anche ai giovani che iniziano una esperienza di vita da soli che ora potranno avere questa agevolazione anche senza cambio di residenza solo presentando un contratto formalizzato. La seconda modifica della tariffa riguarda tutti quei cittadini che occupano una seconda abitazione per la quale pagano già l’imu per la seconda casa. Una abitazione magari nelle campagne rurali per la quale viene eliminata la permanenza dei 180 giorni  abbiamo ritenuto di apportare una riduzione del 50%  per queste abitazioni di carattere rurale. L’ultima riduzione riguarda fabricati utilizzati non in maniere continuativa  di categoria C per i quali abbiamo applicato una riduzione del  50%. Speriamo che una volta approvato il bilancio poi,  si possano trovare altri fondi per applicare ulteriori riduzioni. Inoltre si è intervenuti sulle rateizzazioni per debito Taric da un minimo di 100 ad un massimo di 60.000 euro».

La discussione Il primo a prendere la parola per la discussione Alessandro Gentiletti: «Ho sentito dire ‘ siamo andati incontro alle richieste fatte’ ma  in realtà le richieste dei cittadini sono diverse. La manifestazione sotto Palazzo Spada contro gli aumenti della Taric non era di proprietari di seconde case che si trovavano a disagio perché volevano pagare di meno ma c’erano fasce di popolazione  che  hanno una sola casa e fanno fatica a pagare tasse divise in tre. Gli arrivano bollette quasi tutti i mesi dell’anno e di un consistente importo. Magari invece di ridurre di un 30% a chi ha seconde case sarebbe stato opportuno ridurre a chi ha una sola casa e non riesce ad arrivare a fine mese». Perplesso anche il consigliere Orsini «anche a me convincono poco queste riduzioni, non ne faccio una battaglia politica ideologica ne faccio una condizione di equità. Trovo assurda questa riduzione del 30% in abitazioni di un unico abitante anche se non ha li la residenza. Se il ragazzo cambia residenza avrà la riduzione per il cambio come è giusto che sia non serve questa misura. Vorrei far notare  – ha concluso – che tutte queste riduzioni vanno a incidere sulla taric, già un sistema iniquo perché non calcola la reale quantità di rifiuti che uno produce, oltre a questo carichiamo una riduzione sulle generalità dell’utente che per me sono immotivate». A difendere invece l’operato della Giunta Paola Pincardini (Fdi): « aiutare tutti non è mai possibile ma chi ben comincia è a metà dell’opera. Queste modifiche si allineano alla legge di stabilità della fine del 2013, non ci siamo inventati nulla. La misura importante è poter rateizzare il debito che purtroppo molti hanno contratto visto il periodo».

Le risposte Ricalca la risposta della Pincardini anche l’assessore Masselli «le modifiche apportate hanno aspetto di carattere politico ma anche legale dato che abbiamo seguito la legge 147 del 2013. Per le richieste ho tenuto conto delle numerose mail che mi sono arrivate ma come detto speriamo di applicare ulteriori riduzioni tra luglio e novembre. Le riduzioni sul bilancio incideranno così:  18.000 euro per l’unico abitante, seconde case o magari un garage che veniva calcolato come casa vale 60.000 euro. Per quanto riguarda le richieste dei 116 ai 124 manifestanti noi abbiamo potuto tener conto solo di una serie di richieste e per buona parte siamo intervenuti, credo facendo un buon lavoro». A rispondere ai consiglieri anche il tecnico Paolo Grigioni «Intervengo per rispondere ai dubbi sui metri calpestabili. la legge 147 riporta le definizioni delle superficie che devono essere considerate e riporta anche il criterio di calcolo. Quella da tenere in considerazione non è la superficie catastale ma quella calpestabile. C’è il problema di derivare la superficie calpestabile dal catastale ed è dettato proprio dalla legge 147 2013 dove si dice che la superficie assoggettabile alla tari è l’80% della superficie catastale». Alla fine il provvedimento è approvato con 5 voti a favore e tre contrari.

 

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