di Barbara Maccari
Si è tenuto sabato presso il centro servizi di Cerbara all’interno di Agritab, la manifestazione fieristica e convegnistica di livello internazionale dedicata alle macchine ed attrezzature per la coltivazione e lavorazione del tabacco, il convegno «Mercato e Pac», a cui ha partecipato il ministro delle Politiche agricole Mario Catania.
Il convegno Il ministro Catania è tornato a Città di Castello per parlare di tabacco e lo ha fatto in occasione della biennale del tabacco in programma fino a domenica a Cerbara. Il ministro, dopo un giro tra gli stand della manifestazione, ha partecipato al convegno assieme all’assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini e ai produttori delle multinazionali di Philip Morris e Japan Tobacco.
Alternative sostenibili «L’Umbria del tabacco – ha detto Catania – è un esempio virtuoso per l’Italia: nella programmazione nel settore e nell’utilizzo degli strumenti del Programma di sviluppo rurale, è stato fatto un ottimo lavoro, un lavoro che deve proseguire in questa direzione, impostando in maniera forte la prossima programmazione 2014-2020». Catania, inoltre, ha firmato una lettera inviata a Dacian Ciolos della Commissione europea, insieme con i colleghi della Grecia e dell’Ungheria, in cui i tre paesi, a proposito della bozza della Convenzione-quadro per il controllo del tabacco, chiedono una maggiore attenzione nel «ricercare ed identificare alternative economicamente sostenibili» per i coltivatori, definendo «irresponsabile e inappropriato anche solo suggerire che i governi riducano la coltivazione del tabacco».
Pac 2013-2020 Catania ha poi definito il timing del negoziato con la Commissione Europea per la prossima Pac 2013-2020: «Prevediamo la chiusura del negoziato tra novembre e dicembre, poi ci sarà la stretta finale che porterà al varo della nuova Pac in primavera – ha spiegato il Ministro – Sono stato pochi giorni fa a Bruxelles per verificare l’andamento dei lavori. Lavori che sono un po’ in ritardo a causa degli oltre 7.000 emendamenti presentati da tutti gli stati».
Aspetti positivi e negativi Il ministro ha messo in evidenza luci ed ombre della trattativa in atto: «Sono tornato da Bruxelles con indicazioni positive ma anche negative – ha sottolineato Catania – Molto bene l’aspetto che riguarda gli aiuti disaccoppiati: la Commissione è in linea alle nostre richieste. Molto male, invece, il tema degli aiuti accoppiati, quelli cioè in base alla produzione: la Commissione è molto negativa su questo punto e stentano a venire fuori delle soluzioni chiare dal parlamento europeo. Noi chiediamo di mantenere il più a lungo possibile l’attuale livello di sostegno assicurato ai tabacchicoltori e di graduarlo al ribasso lentamente, al tempo stesso chiediamo di introdurre nuove misure nell’ambito del Psr. Misure dirette a sostenere la competitività delle aziende ed in particolare dei tabacchicoltori».
Eliminazione stock pregresso Catania ha anche parlato della filiera del tabacco mettendo in evidenza il problema della produzione pregressa: «Sono stati fatti notevoli passi in avanti per quanto riguarda lo sfoltimento della filiera in rappresentanza, meno organizzazioni e più compatte, ma dobbiamo fare uno sforzo tutti insieme, Ministero, produttori e compratori per eliminare il problema del pregresso: gli stock attuali sono su livelli alti e riuscire a riportarli su livelli accettabili sarebbe importante per gli equilibri stessi della filiera e per i conti delle aziende. Non c’è più spazio per una filiera che disperda valore».
Novità da Philip Morris Al convegno ha partecipato anche Eugenio Sivoli, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia, che ha annunciato due importanti novità per i coltivatori: «Siamo consapevoli delle difficoltà avute dagli agricoltori quest’anno a causa della siccità, per questo la mia azienda ha deciso di riconoscere ai nostri mille coltivatori un contributo extra. I quantitativi per chilo verranno trasmessi prossimamente dalla Organizzazione Nazionale del Tabacco. L’altra novità riguarda il rinnovo del contratto siglato tra Philip Morris e Ont per il triennio 2011-2013: abbiamo deciso di estenderlo dopo la scadenza per altri tre anni, quindi la nostra azienda continuerà a comprare tabacco italiano».
Japan Tobacco L’accordo con la Japan Tobacco è stato siglato questa estate con durata biennale: in due anni la terza multinazionale del settore comprerà 10-12 mila tonnellate all’anno di tabacco, come ha sottolineato Constantine Von Esebeck: «La nostra strategia aziendale segue tre principi: migliorare l’efficienza ed abbattere i costi non necessari, proteggere l’ambiente controllando l’uso dei fertilizzanti e delle sostanze chimiche e migliorare la qualità e l’integrità delle foglie che compriamo. L’accordo che abbiamo recentemente firmato avrà durata biennale e se tutto andrà come deve andare vorremmo rinnovare il nostri impegno anche negli anni a venire».