di Daniele Bovi

Finalmente buone notizie per la Trafomec di Tavernelle, l’azienda la cui proprietà cinese è da mesi sparita nel nulla. Lunedì il Tribunale fallimentare di Perugia si è pronunciato a proposito dell’istanza di fallimento presentata da una quarantina di lavoratori. Il decreto ha accolto nella sostanza la totalità delle richieste fatte dai dipendenti: in primis è stata dichiarata l’insolvenza del proprietario (la InducTek di Xiang Xiong Cao) e sono stati nominati come curatori due professionisti perugini. Oltre a ciò è stata riconosciuta anche la sussistenza della continuità aziendale, elemento fondamentale per i curatori che dovranno garantire quindi la prosecuzione delle attività.

Il decreto Inoltre è stata ritenuta fondata la competenza territoriale del foro di Perugia, il che permetterà in futuro di giocare la partita qui e non altrove. Come spiegato nelle settimane scorse nel corso di una serie di incontri che si sono tenuti a Panicale, la strada da percorrere per togliere la proprietà dalle mani della InducTek è proprio quella della procedura fallimentare. Un primo passaggio essenziale per qualsiasi sviluppo futuro: i curatori infatti da ora potranno dialogare con nuovi interlocutori e potrebbero aprire anche la strada del workers buyout, data la disponibilità di alcuni lavoratori a rilevare l’azienda; e non a caso sono stati gli oltre 40 interessati a questa procedura a presentare l’istanza.

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Punto zero «È il punto zero – dice a Umbria24 il sindaco di Panicale Giulio Cherubini – di un percorso molto difficile. Siamo molto contenti del lavoro istituzionale che è stato fatto a molti livelli e che ha inciso anche sulla velocità della procedura del Tribunale, che di solito non è così rapida». Il decreto di lunedì è essenziale anche su un altro fronte: la proprietà cinese ha pendenze pure con i fornitori dell’energia elettrica e a metà agosto è stato scongiurato il distacco. Grazie al pronunciamento del Tribunale (e al lavoro fatto a livello politico-istituzionale anche con la Regione Emilia Romagna), si potrà garantire la continuità del servizio, fornito dagli emiliani di Hera. Come spiegato nelle scorse settimane l’azienda che produce trasformatori, e che dà lavoro a quasi 80 persone, ha in pancia commesse per circa due milioni di euro.

Verini «Il pronunciamento – commenta il deputato pd Walter Verini – rappresenta un primo, quanto significativo, elemento di svolta per una vertenza che ormai da mesi ha interessato questa storica impresa della Valnestore. La partita sul futuro di questa azienda potrà essere giocata in Umbria, dunque né in Cina né altrove, sulla base dell’insolvenza accertata della proprietà, della nomina di due curatori fallimentari del territorio e della dichiarata sussistenza della continuità aziendale. Un ringraziamento a quanti si sono mobilitati per questo, a partire dalle organizzazioni sindacali e dai sindaci di Panicale e Piegaro, Cherubini e Ferricelli, la consigliera regionale Meloni, con cui abbiamo lavorato insieme per tutelare i lavoratori e per creare le condizioni per aprire un nuovo capitolo.Un grazie particolare va al prefetto di Perugia che ha avuto la sensibilità di ascoltare le istanze dei lavoratori e delle istituzioni locali e si è adoperato con prontezza affinché le istituzioni si facessero carico di una vicenda che da mesi teneva oltre settanta famiglie con il fiato sospeso».