Ricerca e sviluppo, energia e investimenti in transizione 4.0. Sono questi i tre settori sui quali la Regione, mercoledì, ha stanziato 16,5 milioni di euro. La misura – adottata riprogrammando il Fondo di sviluppo e coesione e il cosiddetto «Accordo Provenzano» – arriva dopo lo spostamento di 9,6 milioni di euro dal Fondo europeo di sviluppo regionale alla copertura delle spese Covid; un taglio che ha fatto storcere il naso anche ai vertici di Cna. L’operazione, «fortemente voluta – sottolinea la Regione – dagli assessori allo Sviluppo economico, Michele Fioroni, e alla Programmazione europea e bilancio, Paola Agabiti, permetterà di rifinanziare manovre di grande successo, che hanno visto una fortissima partecipazione del tessuto imprenditoriale».

Le misure In particolare, otto milioni saranno destinati al bando «Ricerca e sviluppo», che raggiungerà così la dotazione massima di 15 milioni. La misura, che «per la prima volta aveva previsto un budget così alto, raddoppiato rispetto agli anni precedenti – evidenzia ancora la Regione -, aveva visto la partecipazione di oltre 115 imprese, con progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale ritenuti particolarmente sfidanti e con livelli di maturità tecnologica elevata». Altri sei milioni invece (per un totale che sale a quota 13) andranno al Bando Large, che fa parte di un pacchetto dedicato agli investimenti in transizione 4.0; un bando per il quale erano state presentate 130 domande per oltre 17 milioni di euro.

Energia Infine, sul bando «Energia» verranno stanziati 2,5 milioni di euro aggiuntivi, arrivando a un ammontare complessivo di oltre 3,5 milioni di euro di progetti finanziati, in un periodo in cui, come sottolineato da Fioroni, «efficienza energetica e autoproduzione sono fondamentali per superare la crisi energetica». «Con la riprogrammazione approvata dalla giunta regionale – dice Fioroni – vengono rispettati tutti gli impegni presi con il territorio e valorizzato lo sforzo del tessuto imprenditoriale locale, che nonostante la crisi, continua a investire».

Confindustria «Siamo molto soddisfatti – commenta il presidente di Confindustria Umbria Vincenzo Briziarelli – della decisione presa dalla Giunta regionale dell’Umbria di reindirizzare verso il sistema delle imprese le risorse che erano state impiegate per l’emergenza Covid». «Si tratta di un’iniziativa importante in ambiti come ricerca e innovazione, transizione digitale ed efficienza energetica – ha aggiunto Briziarelli – che rappresentano driver fondamentali per la crescita e lo sviluppo in un periodo particolarmente delicato per l’economia regionale e in una prospettiva di medio e lungo termine. Siamo convinti che queste risorse, unite ai fondi investiti da ciascuna impresa, siano in grado di innescare un moltiplicatore capace di offrire un beneficio, in termini di occupazione e ricchezza, all’intera comunità regionale. Oggi abbiamo bisogno di segnali positivi e l’attenzione delle istituzioni regionali verso il mondo produttivo va proprio in questa direzione».

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