di Danilo Nardoni

Per il Pnrr ormai la fase è «quella più importante e decisiva», che dovrà portare a usare i fondi europei «in modo coerente, senza sprecare un centesimo, e in maniera organica e complementare», anche in Umbria: di tutto questo si è parlato lunedì a Perugia, al Salone d’Onore di Palazzo Donini, in un convegno sugli strumenti europei di sostegno allo sviluppo locale, regionale e nazionale come Next Generation Eu, i fondi del bilancio Ue e della Banca europea per gli investimenti (Bei). L’evento, dal titolo «Next Generation EU, Bilancio UE e BEI: opportunità europee per il rilancio dell’Umbria», ha avuto l’obiettivo di illustrare lo scenario ma anche far discutere sugli effetti positivi e sulle potenzialità per il territorio.

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Le cifre Per la programmazione europea 2021-2027 l’Umbria potrà contare su un miliardo e 347 milioni di euro, suddivisi tra Pr Fesr 2021-2027 (523.662.810), Fse+ 2021-2027 (289.692.900 euro), Csr 2023-2027 (534.437.143). L’incontro è stato voluto dall’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Cesar-Europe Direct Umbria e Regione Umbria. Con l’intervento della presidente della Regione Umbria, Donatella Tesei, del presidente Cesar e rettore dell’Università degli Studi di Perugia Maurizio Oliviero, del capo dell’Ufficio del Parlamento europeo in Italia Carlo Corazza e al direttore della Rappresentanza della Commissione europea in Italia Antonio Parenti.

Occasione imperdibile Tesei ha parlato di risorse «tante e importanti per la regione, tra le missioni del Pnrr e la nuova programmazione europea 21-27». «La nuova programmazione – ha detto – porta nella disponibilità della Regione, pur nella consapevolezza che sono risorse che vanno cofinanziate, la cifra straordinaria di 1 miliardo e 347 milioni di euro». Per la presidente è stata «straordinaria e molto impegnativa» anche l’immediata utilizzazione di quanto la Regione aveva a disposizione della vecchia programmazione ’14-’20. «Molte risorse – ha sostenuto – sono state riprogrammate, grazie allo slittamento pur legato alla tragedia della pandemia, e importanti per i bandi messi in campo per sostenere imprese e famiglie». «Abbiamo un’opportunità imperdibile – ha poi spiegato Corazza – visto che i fondi di Next generation che si sommano a quelli della programmazione 2021-2027 possono essere una spinta anche per le eccellenze dell’Umbria ma bisogna utilizzarli al meglio. Nei prossimi sette-otto anni avremmo oltre 400 miliardi di euro tra fondi a fondo perduto e prestiti e la quota dell’Umbria è importante sia dal punto di vista dei fondi Pnrr che di coesione. Si crea una sorta di ingorgo ma questa è anche un’occasione imperdibile».

Le difficoltà La complessità dei bandi e i tempi, soprattutto per le grandi opere, sono stati indicati come i principali nemici. L’Italia e l’Umbria in particolare è composta da piccoli Comuni e quindi è stato ricordato di fare attenzione e di prendere per mano questi comuni nelle procedure. «Bisogna aiutarli soprattutto a livello tecnico e come sta facendo la Regione molto bene mettere il personale adatto con le competenze giuste per spendere nel migliore dei modi i soldi a beneficio dei cittadini delle imprese» ha aggiunto ancora Corazza. «Siamo piccoli ma nel panorama nazionale ed europeo ci facciamo ascoltare forse perché abbiamo una grandezza che ci viene da una terra d’eccellenza in tutti i settori» ha inoltre commentato la presidente Tesei. Per poi evidenziare anche quelli che ritiene il punto debole e l’aspetto più critico. «È emersa una cosa che purtroppo conoscevo da tempo – ha detto – e su cui sto lavorando dall’inizio del mio mandato ed è il tema della carenza infrastrutturale di questa regione. Aiutiamoci e aiutateci a superare questo gap perché per questa regione è stato il peso negativo che l’ha vista nel 2019 avere un Pil tra i più bassi d’Italia».

Fase operativa «Siamo la prima regione dell’Italia centrale a organizzare un incontro di questo tipo ed è molto importante perché siamo in una fase operativa nell’attuazione del Pnrr ma è il momento, come ho avuto modo di dire più volte, di incrociarlo con la nuova programmazione in modo che questi due strumenti importantissimi per lo sviluppo dei nostri territori possano essere visti in chiave complementare». «Faremo una riflessione su questo – ha aggiunto – per una giornata di studio anche sullo sviluppo dell’Umbria con attori molto importanti perché hanno le mani in pasta su queste questioni». «Come Umbria abbiamo tanti progetti e cantierabili – ha affermato ancora Tesei – visto che hanno ricevuto già il finanziamento ed alcuni, ed è proprio qui il punto, hanno bisogno di tempi di attuazione che a volte non sono compatibili con quelli del Pnrr e parlo per esempio delle grandi infrastrutture e qui proprio la complementarietà anche con le risorse della nuova programmazione è molto importante. Altro tema è quello di cercare di aiutare più possibile i Comuni che sono destinatari di bandi indirizzati esclusivamente a loro».

Tavola rotonda L’iniziativa ha visto anche gli interventi, con video-messaggi e collegamenti, di ospiti come la vicepresidente del Parlamento europeo Pina Picierno, il Ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto e la vicepresidente della Bei Gelsomina Vigliotti. Dopo un focus su Umbria e i Fondi europei, con l’intervento – tra gli altri – dell’assessore regionale allo sviluppo economico Michele Fioroni, si è tenuta una tavola rotonda di confronto alla presenza del sottosegretario all’Interno con delega al Pnrr Emanuele Prisco, degli assessori regionali Roberto Morroni, Enrico Melasecche, Luca Coletto, degli europarlamentari Luisa Regimenti (Ppe, FI), Camilla Laureti (S&D, Pd), Antonio Maria Rinaldi (Id, Lega), Nicola Procaccini (Ecr, FdI) e rappresentanti locali ed europei coinvolti nello sviluppo imprenditoriale, commerciale e agricolo dell’Umbria. «In questi giorni – ha ricordato Prisco – il ministero degli interni ha messo a disposizione un nucleo specialistico nelle Prefetture di tutta Italia, quindi anche in Umbria, per supportare gli enti locali nella progettazione e rendicontazione».