Operaio a lavoro (foto archivio Fabrizio Troccoli)

di M.T.

I numeri, da soli, dicono tanto e poco in un contesto di mercato fragile e in veloce cambiamento come quello attuale, dove aprire un’impresa non vuol dire immediatamente che l’economia è in ripresa. O che questa generi occupazione, ricchezza e resti aperta in futuro. Tuttavia, oltre a migliorare il tasso di sopravvivenza, dopo anni di preoccupazione, avere un saldo positivo di 156 aziende, inietta una sensazione di fiducia tra gli addetti ai lavori. Il presidente della Camera di commercio di Perugia, Giorgio Mencaroni ha presentato i dati relativi al III trimestre 2016 di ‘Movimprese’, la rilevazione che fissa la dinamica nati-mortalità delle aziende della provincia di Perugia. I numeri dicono anche, ad esempio, che aumentano le società di capitali mentre diminuiscono le ditte individuali. Come indicano in calo il mercato dei trasporti mentre in crescita quello dell’assistenza sociale. Insomma riflettono il quadro di una economia che muta geneticamente in provincia di Perugia, come nel resto della regione e del paese.

I numeri «Nel III trimestre del 2016 – dicono i dati -, da luglio a settembre, sono nate in provincia di Perugia 727 imprese, il 9,3% in più rispetto allo stesso trimestre del 2015. Si conferma il ritorno ad un positivo dinamismo imprenditoriale che nel trimestre precedente (il secondo del 2016) aveva prodotto il miglior risultato dal 2011. Le cessazioni del III trimestre 2016 restano su livelli bassi (571) anche se crescono del 5,4% sul III trimestre 2015. Il saldo tra aperture e chiusure è positivo: + 156 imprese, il migliore dell’’ultimo triennio, con un tasso di crescita dello 0,21%». Al 30 settembre 2016 risultano iscritte al registro Imprese della Camera di commercio di Perugia 73.155 imprese.

Tasso di sopravvivenza «Nei primi 9 mesi del 2016 – ha detto Mencaroni – sono nate in provincia di Perugia 3.181 imprese, quasi 12 al giorno, una prova di fiducia e dinamismo imprenditoriale, che resiste a uno stato di difficoltà ancora tutt’’altro che superato. Incoraggiante – aggiunge – il tasso di sopravvivenza delle nostre Imprese: nel 2015 era ancora in attività oltre il 70% delle imprese avviate nel 2012, quattro punti percentuali meglio del tasso di sopravvivenza dell’’anno precedente”. Di contro, sempre nei primi 9 mesi di quest’’anno 2.818 imprese hanno chiuso i battenti e sono uscite dal mercato. “Il saldo da inizio anno è positivo di 363 unità produttive – ha aggiunto ancora Mancaroni –- per uno stock complessivo, al 30 settembre ’2016, a 73.155 unit໔.

Le imprese che aumentano I settori in cui si registra una densità di imprese in aumento sono: sanità e assistenza sociale + 4,7%, attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento + 3,5%, servizi di informazione e comunicazione + 2,5%, istruzione + 1,9%, attività professionali, scientifiche e tecniche +1,8%, attività immobiliari + 1,6%, noleggio, agenzie di viaggio, servizi di supporto alle imprese + 1,4%, attività Finanziarie e assicurative + 1,1%, agricoltura, silvicoltura e pesca + 0,3%.

Quelle che chiudono di più In negativo, con cali del numero delle imprese registrate, i settori “trasporti e il magazzinaggio” – 2,7%, “forniture di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata” – 2,4%, “costruzioni” – 2,3%, “fornitura di acqua; reti fognarie, attività di gestione dei rifiuti e risanamento” – 2,3%, “attività estrattiva, cave” – 2%, il manifatturiero con – 0,1%.

Più società di capitali Delle 727 nuove imprese costituite in provincia di Perugia nel III trimestre 2016, 451 sono ditte individuali, 190 società di capitali, 66 società di persone e 20 riconducibili a altre forme societarie. Le imprese cessate nello stesso periodo sono 571, 455 ditte individuali, 32 società di capitali, 79 società di persone e 5 altre forme.

“Mutazione genetica «Da questi dati appare evidente –- ha notato Mencaroni –- come sia in atto una ridefinizione della nostra base imprenditoriale in cui cresce il peso delle società di capitali e si ridimensiona quello delle ditte individuali, peraltro ancora fortemente maggioritario”».

 

Questo contenuto è libero e gratuito per tutti ma è stato realizzato anche grazie al contributo di chi ci ha sostenuti perché crede in una informazione accurata al servizio della nostra comunità. Se puoi fai la tua parte. Sostienici

Accettiamo pagamenti tramite carta di credito o Bonifico SEPA. Per donare inserisci l’importo, clicca il bottone Dona, scegli una modalità di pagamento e completa la procedura fornendo i dati richiesti.