di M. To.
A ottobre dello scorso anno se ne era parlato come di un ‘gioiello di famiglia’, visto che un pezzetto del premio Nobel per la fisica 2013, Peter Ware Higgs e François Englert lo dovevano proprio a loro. Ma adesso l’aria sembra essere cambiata.
La crisi La Electrosys di Sferracavallo di Orvieto, infatti, aveva fornito importanti strumentazioni per l’imponente macchina sperimentale Lhc (Large Hadron Collider) del Cern di Ginevra dove i due scienziati hanno dimostrato l’esistenza del ‘bosone di Higgs’. Ma ora, denuncia la Fim Cisl, «anche questa azienda d’eccellenza rischia di finire nel contesto regionale della crisi».
Il sindacato Secondo il segretario ternano, Riccardo Marcelli, «la situazione difficile in cui versa il settore, il calo dei fatturati sono elementi noti con i quali ci confrontiamo da mesi. Il mercato del broadcasting sta attraversando una fase caratterizzata da incertezza per il passaggio dagli standard analogici a quelli digitali, che sta facendo nascere concorrenti agguerriti in tutto il mondo». La Fim Cisl, ricorda Marcelli, «insieme ai lavoratori decise di sostenere il percorso dell’azienda allorquando propose di cercare di consolidare il business nei settori industriale, medicale e scientifico. Una scelta che per gli ultimi due settori sta concedendo ottime prospettive. Senza dimenticare i rapporti con il Cern, Centro di ricerca per la fisica delle particelle elementari di Ginevra».
Le prospettive Quello della Electrosys – circa 85 addetti diretti, tutti altamente specializzati, e una cinquantina nell’indotto – in poche parole è una crisi di liquidità, che ha determinato il mancato pagamento di alcune mensilità di stipendio, alla quale si vorrebbe porre rimedio con un piano industriale che prevede l’ingresso di un nuovo partner – si tratterebbe di un cliente in grado di garantire, oltre all’apporto economico anche l’apertura verso mercati continentali e asiatici – a fronte di un piano di ristrutturazione che dovrà essere concordato con le istituzioni locali, quelle regionali e gli istituto di credito.
Fase decisiva Al momento, dice Marcelli, «sono pochi gli elementi che ci consentono di ragionare in modo compiuto dell’insieme di strumenti disponibili a sostegno degli eventuali investimenti così come era stata annunciato dal management. Tuttavia stiamo entrando in una fase nuova quanto decisiva dove occorre riporre la massima attenzione e la capacità nell’essere lungimiranti nel prevedere in tempi brevi gli sviluppi della situazione in un ambito di necessaria salvaguardia dei livelli occupazionali e professionali definendo da una parte quelle sinergie che la direzione aziendale da tempo propone attraverso l’ingresso di nuovi partner».
Il sostegno Secondo il sindacato, insomma, «diventa fondamentale che nei prossimi giorni siano promossi incontri con i soggetti interessati al fine di definire il quadro complessivo per ragionare sul futuro dell’Electrosys e del suo indotto». La Fim Cisl, però, «decide di sostenere tutti coloro che vorranno trovare le strade utili a mantenere il know-how espresso da maestranze qualificate nell’ambito di un’azienda che rappresenta, e dovrà continuare a rappresentare, un punto di riferimento del territorio orvietano e del comprensorio umbro».