Un tavolo al Mise della Novelli (foto archivio)

di Chiara Fabrizi

Un’offerta per l’acquisto dell’intero Gruppo Novelli. E’ stata resa nota venerdì sera al tavolo del ministero dello Sviluppo economico (Mise) la disponibilità di un gruppo agroalimentare, di cui non viene ancora fornita l’identità, disposto a rilevare l’azienda umbra con un organico di 500 lavoratori di cui trecento nelle sedi di Spoleto, Terni e Amelia, mentre i restanti lavorano nei siti produttivi di Lombardia e nel Lazio.

TUTTO SULLA NOVELLI

Novelli, si stringe per la vendita dell’intero Gruppo  Le informazioni lasciate filtrare dalle organizzazioni sindacali riferiscono della disponibilità dell’investitore a rilevare tutte le aziende del Gruppo, guidato ormai da quattro anni dal Consiglio di amministrazione tecnico del presidente Alessandro Musaio. L’acquirente, questo viene riferito, sarebbe quindi pronto ad accollarsi le passività pesanti della Novelli (si parla di circa 120 milioni di euro) e disporrebbe anche di un piano industriale per il futuro delle lavorazioni, a cominciare da uova e pane. Nel merito delle prospettive industriali e occupazionali per ora non si sarebbe entrati, ma si sa che sull’investitore il Mise ha compiuto una serie di verifiche sia attraverso Confindustria che con le banche, raccogliendo segnali confortanti. Il problema, però, è legato alla proprietà storica del Gruppo, ossia ad alcuni componenti della famiglia Novelli, che in base a quanto raccontano rappresentanti sindacali e lavoratori starebbe prendendo tempo per apporre la firma necessaria al prosieguo dell’operazione. In questo senso si sarebbe già svolto un tavolo al ministero coi rappresentanti legali dei soci Novelli, alcuni dei quali avrebbero sollevato una serie di questioni, verosimilmente di natura economica. La posizione della proprietà storica dell’industria alimentare, inevitabilmente, ha preoccupato per alcune ore sindacalisti e maestranze. I timori sono però durati soltanto alcune ore. Sabato mattina, infatti, il Mise ha informato le parti sociali di aver ricevuto parere positivo da parte dei legali della quota maggioritaria della famiglia Novelli all’operazione di acquisizione dell’intero gruppo. In particolare ai lavoratori è stato spiegato che l’operazione di vendita può quindi proseguire sia sul piano delle procedure che su quello più sostanziale delle valutazioni sul piano industriale presentato dall’investitore, di cui si attende di conoscere anche l’identità.

@chilodice

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