Le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl Uiltucs Uil dell’Umbria, annunciano lo sciopero per «esprimere la contrarietà alle aperture dei negozi, supermercati e centri commerciali in prossimità delle festività nazionali e chiedono il rispetto dei valori espressi nelle festività civili e religiose, per le persone e le famiglie intere», è quanto riportano in una nota congiunta. «Nonostante le promesse elettorali – continua la nota sindacale – e i diversi disegni di legge presenti in parlamento, dobbiamo riscontrare che l’azione del Governo si è inspiegabilmente fermata. Non è accettabile l’atteggiamento intrapreso dalle aziende della Grande distribuzione organizzata (Confcommercio e da Federdistribuzione) che hanno di fatto peggiorato le condizioni di lavoro e di vita familiare dei lavoratori e delle lavoratrici».
La nota Quindi annunciano di continuare nella protesta: «La liberalizzazione delle aperture non ha creato nuova occupazione. La nostra protesta continua per restituire diritti e dignità sottratti in nome di una liberalizzazione che doveva portare aumento del Pil ma che di fatto ha determinato tanti abusi e soprattutto tanto precariato. Pertanto si proclama a livello regionale Umbria in tutti i centri commerciali, negozi, supermercati e ipermercati lo sciopero per l’intero turno di lavoro per il giorno 21 aprile, e l’astensione dal lavoro per il 22 aprile , 25 aprile, 1 maggio e invitiamo i lavoratori che hanno la prestazione festiva nel turno di lavoro a non dare la propria disponibilità. Inoltre le organizzazioni sindacali si rendono disponibili a predisporre la comunicazione di non disponibilità per le lavoratrici e i lavoratori nei giorni di astensione.