Nasce il comitato misto paritetico regionale della cooperazione sociale per «monitorare i bandi pubblici, prevenire assegnazioni di servizi al massimo ribasso e segnalare agli organi preposti eventuali anomalie e criticità». A metterlo al mondo, il primo giugno, a Palazzo Cesaroni a Perugia, sono stati Legacoopsociali, Federsolidarietà, Agci imprese sociali e le organizzazioni sindacali Fp-Cgil, Fisascat-Cisl, Uil-Fpl e Uil-Tucs. 

Fermare appalti al massimo ribasso Il nuovo organismo paritetico è comunque previsto dal contratto collettivo nazionale di lavoro della cooperazione sociale e «punta a innalzare la qualità del lavoro, dei servizi e i livelli occupazionali in settori strategici come il welfare e l’assistenza alla persona in Umbria». Il comitato sarà composto da 12 membri, sei di nomina datoriale (ovvero due per ogni organizzazione cooperativa tra Legacoopsociali, Federsolidarietà, Agci imprese sociali) e sei di nomina sindacale (vale a dire due ciascuno tra Cgil, Cisl e Uil). L’obiettivo è intervenire prima della scadenza dei nuovi bandi per mettere in campo una «trattativa d’anticipo», che corregga le storture dei capitolati, anche attraverso «segnalazioni alle autorità preposte». In una nota stampa del comitato viene evidenziato come «i servizi del terzo settore salvaguardino i diritti e tutelino le persone fragili, motivo per cui è inaccettabile proseguire con la logica del massimo ribasso, che penalizza lavoratrici e lavoratori con salari già bassi, e colpisce la cittadinanza nei suoi diritti fondamentali»

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