di Chiara Fabrizi
Perugia nona in Italia per aumento del costo della vita. A segnalarlo è l’Unione nazionale dei consumatori (Unc) che ha elaborato i dati di marzo appena resi noti dall’Istat.
Perugia più cara di Terni In particolare, a Perugia l’incremento tendenziale dell’inflazione si è attestato al +8,6 per cento, con un incremento della spesa per una famiglia media che sfiora i 2 mila euro annui, precisamente 1.976. Continua a galoppare anche a Terni l’inflazione, che fa registrare +8 per cento, anche se qui l’aumento della spesa per famiglia si ferma a 1.838 euro. Il titolo di città più cara spetta a Bolzano con un aumento dei prezzi dell’8,5 per cento e della spesa di 2.259 l’anno, seguita da Milano con +8,2 per cento e 2.226 euro e Siena con 9,6 e un impegno economico supplementare di 2.164 euro.
Aumentano ancora pane, latte e uova In particolare a Perugia, l’ufficio statistico del Comune, segnala una variazione congiunturale (rispetto al mese precedente) dell’inflazione negativa. A scrivere il segno meno sull’analisi è il decremento dei prezzi che riguardano acqua, elettricità e combustibili, che, sempre in termini congiunturali, ha fatto registrare -6,2 per cento, mentre in termini tendenziali l’aumento è +19,1 per cento. Non frena davvero, invece, il costo della spesa per alcuni beni alimentari essenziali, come ad esempio la farina e altri cereali, a marco aumentati ancora dell’1,3 per cento (+17,5 tendenziale), così come il pane +0,9 per cento (+15,4) e il latte conservato +0,9 (+37,2). Continua a crescere anche il prezzo delle uova, che fa rilevare +3,9 per cento (+28,9 tendenziale) e dei formaggi, che cresce dell’1,3 per cento (20,6).
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