di D.B.
Saranno in particolare commercio, turismo e costruzioni a trainare le assunzioni in Umbria nei mesi tra novembre e gennaio. A sostenerlo è il rapporto Excelsior della Camera di commercio dell’Umbria, secondo il quale nel trimestre gli ingressi programmati dalle imprese saranno 15 mila; un numero in crescita rispetto ai 14.310 dello stesso periodo di un anno fa, ma l’incremento nel Cuore verde è molto più basso che nel resto d’Italia: +4,8 per cento contro l’8,4 del resto del paese.
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I numeri Nel dettaglio, per quanto riguarda commercio e servizi le assunzioni previste sono 2.430, 2.050 per ristorazione e turismo, 1.610 per le costruzioni, 1.570 per servizi alle persone e 1.200 per trasporto, logistica e magazzinaggio. Guardando al solo mese di novembre il rapporto parla di 4.900 ingressi, con in testa sempre commercio, ristorazione e turismo e edilizia. Rispetto allo stesso mese di un anno fa sono 470 in più con una crescita del 10,6 per cento, inferiore di due punti rispetto alla media nazionale. In termini assoluti la Camera parla di «record mai toccato nel passato, neppure nel 2021 quando il Pil umbro crebbe quasi dell’8 per cento, in linea con la media nazionale».
BANKITALIA: «ECONOMIA UMBRA IN FORTE RALLENTAMENTO»
L’economia rallenta L’industria manifatturiera umbra invece, ben più importante in termini di Pil rispetto al turismo (la prima vale quasi il 15 per cento, il secondo fra il 3 e il 4 per cento), «accusa il colpo del rallentamento dell’economia». I numeri sulle assunzioni programmate infatti si inseriscono nel contesto di un’economia umbra e italiana in rallentamento, come spiegato questa settimana anche da Bankitalia, anche a causa della forte crescita dei tassi di interesse per domare l’inflazione e delle continue tensioni geopolitiche.
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Precari tre su quattro Tornando ai dati umbri, in 57 casi su 100 le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati; quasi tre contratti su quattro poi saranno a tempo determinato. Male poi – ma non è una novità pur in una regione con alti livelli di istruzione – il dato umbro sui laureati: solo nel 9 per cento dei casi, contro il 14 nazionale, gli avviamenti al lavoro riguarderanno questa categoria. Nel complesso poco più di un contratto su tre (37 per cento) interesserà giovani sotto i 30 anni.
Mencaroni Commentando i dati il presidente della Camera di commercio Giorgio Mencaroni sottolinea che «le imprese dell’Italia e dell’Umbria danno una dimostrazione di grande vitalità e fiducia» anche se non mancano «segnali di grande criticità» come la difficoltà a trovare le figure desiderate e il dato sui laureati. «Credo che nel sistema imprenditoriale umbro, come in quello italiano – scrive il presidente – le imprese sentano la spinta di vari elementi: la graduale messa a terra del Pnrr, la transizione digitale e la transizione energetica ed ecologica. Temi su cui la Camera di commercio dell’Umbria è presente in maniera molto determinata per favorire e accompagnare le imprese nelle nuove sfide».