di Daniele Bovi

Non sarà un vero e proprio scisma ma di sicuro rappresenta la fine dell’ipotesi di un possibile modello unitario. Mentre a Terni gira a tutta velocità la giostra del toto sindaco – senza nessuno per ora in grado di fermarla – è passato un po’ in sordina un fatto importante per il mondo dell’economia umbra: lo “scisma” all’interno del mondo degli Its (gli istituti tecnici superiori dedicati alla specializzazione tecnologica post diploma), con la nascita di una nuova “chiesa” ternana e l’addio a quello che per alcuni poteva essere la sola realtà presente in Umbria; una partita interessante in grado di raccontare anche determinati equilibri di potere. Il consiglio comunale infatti lunedì ha approvato, all’unanimità, la proposta che riguarda la partecipazione del Comune alla nuova «Fondazione Its academy JobsFactory».

Lo “scisma” E così in Umbria le fondazioni che si occupano di Its diventano due; il tutto in un contesto che va inquadrato anche nell’eterno derby Perugia-Terni, che si gioca in molti campi e non solo sul rettangolo verde. Fino a lunedì il settore in Umbria era gestito dalla Fondazione Its Umbria, alla cui presidenza è arrivato da poche settimane Marco Giulietti, amministratore delegato di Isa. Nato nel 2010, l’Its è stato originariamente fondato da Provincia di Perugia, Confindustria Umbria, Itts «Volta», Università, Renzacci Spa, Ance, Confagricoltura, Cna e Collegio dei geometri. Oggi però tra i soci fondatori ci sono anche Brunello Cucinelli, Confcommercio e le Fornaci Briziarelli.

Imprese e scuole Tra quelli «partecipanti» invece nel corso degli anni si sono aggiunte, in tutto, 43 tra imprese del territorio e associazioni e 17 scuole superiori, tutte in provincia di Perugia. In sintesi questi Its sono scuole di eccellenza ad alta specializzazione che erogano corsi post diploma, con un focus su quelle che sono le richieste delle imprese. Quello umbro viene finanziato dalla Regione con i Fondi europei (per gli anni dal 2015 al 2020 si parla di 5,5 milioni di euro) e offre percorsi formativi da 1.800 ore divise in quattro semestri, delle quali 800 di tirocinio aziendale.

I percorsi A ogni corso vengono ammessi al massimo 25 alunni e in Umbria possono essere scelti i percorsi relativi a meccatronica, information & communication technology, biotecnologie, agroalimentare, turismo, marketing e amministrazione, edilizia ed efficienza energetica. Le sedi sono tre (Perugia, Foligno e Terni) e l’Istituto assicura, dati alla mano, di riuscire a garantire che circa l’80 per cento degli allievi terminato il percorso trova un contratto. Un lavoro riconosciuto anche dal Ministero dell’Istruzione dato che nei ranking i corsi dell’Its umbro sono ai primi posti.

La nuova Fondazione Nel 2022 la riforma del governo ha trasformato gli Its in «Its Academy» e il loro potenziamento (in termini di istituti e iscritti), anche grazie ai fondi del Pnrr, rappresenta un obiettivo importante. In questo contesto il soggetto chiave dello “scisma” ternano arriva dalla Lombardia. Alla fine di gennaio infatti a bussare alle porte del Comune è stata la Fondazione San Michele Arcangelo di Bergamo, proponendo la costituzione della nuova fondazione; tecnicamente la San Michele Arcangelo è un’opera, cioè una realtà – ovviamente di matrice cattolica – gestita come un’impresa ma senza scopo di lucro. Nata 25 anni fa ha come propria missione quella che riguarda l’educazione, la formazione, il lavoro, la ricerca e la sostenibilità. Uno sbarco in città costruito anche grazie ai canali della Diocesi e del vescovo di Terni.

I soci Le tante opere che fanno parte del gruppo fondato da Daniele Nembrini (vari consorzi dedicati al mondo del lavoro e fondazioni) sono tutte socie della neonata realtà ternana in qualità di promotori. A queste dieci si aggiungono, oltre al Comune, anche la Diocesi di Terni Narni Amelia, il Comune di Narni, Acciai speciali Terni, Asm, l’Itt «Allievi Sangallo», Confapi Terni, la Cosp Tecnoservice del neopresidente di Legacoop Umbria Danilo Valenti e la Gtechnology. «La Fondazione, di matrice cattolica con riguardo all’esperienza da cui trae origine – è scritto nello statuto – si rivolge al senso religioso dell’uomo, ovvero a quel nucleo di evidenze ed esigenze irriducibili – di verità, giustizia, felicità, amore – che costituisce il “cuore” dell’essere umano».

Niente sovrapposizioni Quel che è certo è che il primo obiettivo della «Fondazione Its academy Jobsfactory», che avrà la sua sede a Roma, sarà quello di dare vita a corsi che riguardano l’efficienza energetica degli edifici (probabile partenza fra ottobre e novembre), un settore giudicato «di fondamentale importanza per la transizione ecologica». Un’offerta che, è scritto nella proposta di di delibera approvata dal consiglio, «non si sovrappone a livello regionale con l’offerta formativa dell’Its Umbria academy che opera nell’ambito del “Made in Italy”».

Tramonto Fatto sta che, in sostanza, la possibilità di una sola fondazione umbra tramonta. Di sicuro nella compagine ternana non ci sono diverse associazioni che rimarranno quindi nell’Its Umbria. Mesi fa, a Terni, l’assessore allo Sviluppo economico Michele Fioroni aveva spiegato che l’importante non era avere due sedi regionali bensì i corsi; e proprio nel gennaio scorso è stato annunciato quello relativo alla meccatronica. Stando a quello che filtra sull’argomento, dalla Regione e in particolare dall’assessorato allo Sviluppo economico non ci sarebbe – per usare un eufemismo – un grande entusiasmo per questa operazione. Come spesso accade poi oltre alle parole bisogna interpretare anche i silenzi e per ora, dopo il via libera in consiglio, nessuno (a parte Gentiletti di Senso comune) ha commentato. Il nervo, fa notare qualcuno in città, è scoperto.