di Chiara Fabrizi
Torna riunirsi dopo lunghi mesi l’assemblea dei lavori della ex Pozzi, che in settimana conosceranno la propria sorte dopo oltre due anni di amministrazione straordinaria. Come emerso a margine del tavolo al ministero dello Sviluppo economico di venerdì, l’ultimo imprenditore interessato al polo metallurgico di Spoleto è stato chiamato dai commissari Simone Manfredi e Marco Sogaro ad assumere impegni formali. Il nome della società che dopo aver presentato la manifestazione di interesse per le due industrie di Santo Chiodo, Ims (ghisa) e Isotta Fraschini (alluminio), resta blindatissimo da mesi. Si sa che si tratta di un imprenditore umbro che ha partecipato alla fase di due diligence e che starebbe ancora ragionando intorno all’operazione di rilancio delle produzioni di Spoleto, completamente ferme da un anno. I tempi tuttavia stringono e in base al disciplinare di gara redatto e pubblicato dai commissari le offerti vincolanti all’acquisto avrebbero dovuto essere già sul tavolo del notaio per l’esame del caso. Da qui le parole dei commissari messe al verbale dal Mise e in base alle quali al massimo in settimana l’investitore dovrà ufficializzare impegni vincolanti sulla ex Pozzi. Se così fosse ci sarebbero se non altro margini per rinnovare gli ammortizzatori sociali ai 250 lavoratori coinvolti, in attesa che la ripartenza delle due industrie di Spoleto venga definita e avviata. Diversamente, ossia senza impegni formali da parte dell’ultimo investitore interessato al polo metallurgico, cosa accadrà a Santo Chiodo lo si capirà il 17 ottobre, quando le parti sociali torneranno al tavolo del Mise.
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