di M.R.
‘Grazie a chi ci ha sostenuto, purtroppo le cose non sempre vanno come previsto e quindi il 30 marzo il Mobility point di via Angeloni deve chiudere. Continuerò a difendere e promuovere la mobilità sostenibile per tutti tramite sito e social. Buona vita a tutti’. Questo il messaggio contenuto nell’avviso affisso alla porta del negozio Demo di via Angeloni a Terni. Si tratta dell’ennesima attività commerciale che chiude i battenti, diversa da tutte le altre sin qui salite alla ribalta della cronaca per un centro storico che si impoverisce; diversa perché quella di Fabio, il titolare, pugliese di origine e residente a Terni da circa 15 anni perché è qui che ha trovato l’amore, è un’attività che combina coi mezzi che vende e ripara la promozione della mobilità alternativa, verso la quale la città è da sempre promessa senza successo. Piste ciclabili insufficienti, velostazioni chiuse e una cultura dell’automobile più che radicata, con furti di biciclette soventi non hanno evidentemente aiutato la trasformazione delle abitudini cittadine.

Demo Terni chiude «Non si vende nulla se non online e fuori Terni, il flusso di pedoni è pressoché nullo e le uniche iniziative per dare vitalità a questa zona del centro, sono state nel tempo finanziate da noi commercianti. A quanto pare ciò non è bastato e l’avvio prossimo dei lavori in piazza del Mercato non farà che peggiorare la nostra situazione. So per certo che altre attività sono vicine al tramonto. Terminati i lavori di riqualificazione da parte di Superconti e i lavori di largo Cairoli forse questo pezzo di Terni tornerà a splendere, per ora stretti tra i cantieri si vive male».
Mobilità sostenibile «Tenere aperta una sede fisica non ha alcun senso, ormai stanno in piedi solo i centri commerciali e il centro storico è prossimo alla desertificazione». La città cambia volto, il libero mercato aumenta il livello della concorrenza e l’e-commerce cresce. Quel famoso centro commerciale naturale non ha mai conosciuto la via della realizzazione e oltre alle politiche commerciali in questo caso sembrano arrancare anche quelle volte all’adozione di nuove forme di mobilità a basso impatto ambientale sulle quali Demo continuerà a fare il proprio lavoro passando per le scuole, la polizia locale e i comitati più sensibili al tema.

Velostazioni Una spinta in questo senso si dice potrebbe arrivare anche dall’apertura delle velostazioni. Secondo quanto trapela, il piano Terni reti sarebbe pronto per la gestione dei parcheggi delle bici. Si vocifera di novità tra aprile e maggio e di un possibile accesso tramite tessera di abbonamento a pagamento. Si vedrà, di sicuro assieme ad altri temi, quello sulla mobilità terrà banco in cam campagna elettorale.

Elezioni amministrative Intanto sul commercio a intervenire è il candidato sindaco di M5s e polo dell’alternativa, Claudio Fiorelli: «Il commercio in città – dice – può risorgere. Non serve piangersi addosso, dobbiamo solo ragionare diversamente e aggredire gli spazi economici che negli ultimi anni la politica ha lasciato in balia degli eventi. Pensate se i 500 mila turisti che annualmente visitano la Cascata, e che non siamo mai stati in grado di dirottare verso il centro della città, spendessero in media 200 euro a testa nel nostro territorio tra pernottamenti, locali, acquisti. Per anni come Movimento 5 Stelle abbiamo proposto di collegare il centro e le sue attività al sito turistico delle Marmore. Sia con appositi spazi in loco sia con eventi permanenti nelle vie più belle del centro, al servizio di chi fa impresa nella nostra città. Abbiamo chiesto di sfruttare il nostro patrimonio artigianale ed enogastronomico con azioni di marketing territoriale mirate, così come stanno facendo egregiamente alcune note attività locali con ottimi risultati. Negli ultimi 20 anni questa città ha perso una classe medio-borghese fatta di commercianti e piccoli imprenditori per trasformarla in una classe di commessi precari e sottopagati. Dobbiamo invertire la tendenza e imparare dalle buone pratiche di chi sa fare impresa. Non ci fermiamo, abbiamo le idee chiare ed è la volta buona che le metteremo in campo».