«La Commissione europea mantiene le promesse e finanzierà al 100 per cento la ricostruzione della basilica di San Benedetto di Norcia», distrutta dal terremoto del 30 ottobre. Questo il messaggio lanciato mercoledì da Bruxelles dalla commissaria Ue alle Politiche regionali, Corina Cretu, nelle prossime ore impegnata in una visita di tre giorni in Italia che sabato mattina la porterà nel cuore della Valnerina ferita dal terremoto. Qui nei prossimi giorni scatterà la messa in sicurezza di ciò che resta del campanile della basilica, mentre sono stati avviati dai vigili del fuoco gli interventi di messa in sicurezza della torretta della Porta del Colle, tuttora chiusa a differenza di Porta Romana, Porta Ascolana e Porta San Giovanni.
«Finanzieremo al 100% ricostruzione di San Benedetto» Lunedì la commissione Affari regionale del Parlamento europeo ha dato il primo via libera alla proposta di modifica del nuovo regolamento per i fondi Fesr (fondo europeo di sviluppo regionale) al fine di permettere di finanziare integralmente la ricostruzione delle zone colpite da catastrofi naturali in tutta Europa. Da Bruxelles la commissaria ha parlato di proposta di modifica «fortemente voluta da Juncker» presidente della Commissione europea, che già si era impegnato per la basilica di San Benedetto, ma comunque attesa sul tavolo del Consiglio per l’approvazione definitiva che secondo la Cretu dipenderà «da Paesi bassi e Germania». Nel centro storico di Norcia la commissaria Ue alle Politiche regionale potrà prendere visione delle condizioni in cui versa il patrimonio storico e quello edilizio.
Marini: «Anche in Valnerina c’è bisogno di Europa» Sabato con la commissaria Ue anche la presidente Catiuscia Marini, che nelle scorse settimane l’aveva invitata a visitare la Valnerina ferita: «In Umbria e nelle regioni colpite dal sisma c’è grande bisogno di vedere il volto concreto della presenza e della solidarietà dell’Europa. La presenza della commissaria europea per la politica regionale va in questa direzione. Dobbiamo ricostruire – ha aggiunto – non solo fisicamente ciò che il terremoto ha distrutto, ma dobbiamo anche programmare la ricostruzione economica di queste aree. Saranno determinanti a questo scopo le risorse europee e in particolar modo quelle dei fondi strutturali e bene ha fatto il Governo italiano a chiedere all’Europa maggiore flessibilità. La presenza della commissaria Cretu a Norcia – ha rilevato la presidente Marini – ha per noi anche un valore altamente simbolico, perché a Norcia, grazie all’opera di San Benedetto, è nato il primo pensiero europeo e per questo abbiamo chiesto anche un impegno diretto della Commissione europea per la ricostruzione della Basilica di San Benedetto».
Messa in sicurezza campanile In particolare in piazza San Benedetto prosegue l’operazione di recupero, selezione e catalogazione delle macerie della basilica di cui si sta occupando un equipe composta, oltre che dai vigili del fuoco e dai carabinieri del Nucleo tutela ambientale, da personale dell’Istituto superiore per la conservazione e il restauro dei beni culturali, coadiuvati dai volontari dell’associazione Restauratori senza frontiere. Non appena le operazioni permetteranno di liberare la parte centrale della basilica dalle macerie si procederà all’avvio degli interventi per la messa in sicurezza di ciò che resta del campanile di San Benedetto, prioritario al pari dell’intervento che servirà per salvare la parte absidale non crollata. Dalle macerie della basilica, che verranno collocate in un strutture prefabbricate apposite allestite dalla Soprintendenza, sono stati recuperati resti giudicati di grande interesse come parti di altari, mentre gli esperti si attendono di recuperare anche due preziose tele verosimilmente sepolte dai crolli.