Un operaio

di Daniele Bovi

Nel solo mese di aprile in Umbria è stato autorizzato un numero di ore di cassa integrazione, tra ordinaria e straordinaria, superiore di 2,3 volte rispetto a quello dell’interno 2019. Il dato emerge dall’Osservatorio dell’Inps pubblicato giovedì e testimonia con quanta durezza la pandemia di nuovo coronavirus si sia abbattuta su un tessuto socioeconomico già debole come quello dell’Umbria. Complessivamente l’Inps parla di 11.496.440 ore autorizzate contro le 287.145 di aprile 2019; un aumento del 3.900%. Quanto ai primi quattro mesi dell’anno, rispetto allo stesso periodo del 2019 il segno più è pari ‘solo’ al 661%: da 1,6 a 12,8 milioni di ore.

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I numeri Per dare un termine di paragone, in tutto l’anno l’Istituto aveva dato l’ok a 4,8 milioni di ore, in aumento di quasi il 30% rispetto alle 3,7 dell’intero 2018. Scomponendo il dato, partendo dalla cassa ordinaria l’impennata è di quasi il 10 mila percento: dalle 95 mila ore autorizzate ad aprile 2019 ai 9,6 milioni di un anno dopo. Venendo alla cassa straordinaria, si parla di 476 mila ore contro le 191 mila dell’anno precedente, per un totale dei primi quattro mesi che passa da 604 mila a 802 mila ore. Numeri capaci di spiegare l’eccezionalità della situazione che stanno vivendo la regione e l’intero paese.

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Lo scenario Un’Italia dove sono state autorizzate 835 milioni di euro, quasi lo stesso numero dell’intero 2009, che ha rappresentato il primo anno della grande crisi. «L’entità di tale numero – osserva l’Inps a proposito dello scenario nazionale – è così elevata che non risulta comparabile con la misura delle autorizzazioni effettuate nei primi mesi del 2020, ma piuttosto con il totale delle ore annue autorizzate nel periodo di crisi che va dal 2009 al 2014: per tutto il 2009, primo anno della grande crisi economico-finanziaria, furono infatti autorizzate 916,1 milioni di ore». Uno scenario fuori dal comune.

I bonus In queste ore, intanto, l’Inps ha completato le operazioni di pagamento della seconda rata (quella di aprile) delle indennità 600 euro a favore dei lavoratori autonomi, dei collaboratori e degli stagionali del turismo e degli stabilimenti termali. Nella giornata di giovedì sono stati fatti 1,4 milioni di pagamenti, altri 400 mila saranno effettuati venerdì e gli ulteriori 2 milioni lunedì. Una distribuzione su tre giorni «in considerazione dei vincoli tecnici di funzionamento della rete interbancaria nazionale, che consente la gestione di non oltre 2,2 milioni di bonifici al giorno». Secondo i dati aggiornati all’8 maggio, in Umbria erano state presentate quasi 58 mila domande, la stragrande maggioranza delle quali (44 mila) dagli autonomi.

Twitter @DanieleBovi

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