La Tk-Ast di notte
La Tk-Ast (Foto di Luca Pisu)

di C.F.

Margine operativo lordo +11 milioni. Risultato di esercizio in rosso per 8 milioni di euro, lo scorso anno era stato -128 milioni di euro. Ci sono le imposte, ma pure una serie di contenziosi fiscali dietro alla chiusura col segno meno dell’anno fiscale o anno termico che va da settembre 2014 a ottobre 2015.

Bilancio e previsioni Il bilancio è stato presentato giovedì mattina alle organizzazioni sindacali nell’ambito di un incontro a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’amministratore delegato Lucia Morselli e il manager a capo della direzione corporate Francesco Auregli, che hanno previsto di chiudere i conti del prossimo anno con un utile di 20 milioni, ma anche assicurato che la cessione di Ast non rientra nei Piani di vendita di ThyssenKrup e garantito formalmente la conclusione della fase di ristrutturazione aziendale. Nel dettaglio, da viale Brin si apprende che il valore della produzione per l’anno fiscale è stato pari a 1.542 miliardi a fronte di costi di produzione per 1.531 miliardi. Da qui il margine operativo lordo da 11 milioni di euro che si è trasformato in -8 milioni di euro a fronte di 4,3 milioni di sanzioni accise e contenziosi fiscali risalenti agli ultimi dodici esercizi, il resto se ne sarebbe andato in imposte. In particolare, a margine della conferenza stampa convocata per presentare il comitato di vigilanza della gara internazionale per il recupero scorie, l’ad Morselli ha affermato: «La riunione coi sindacati è stata facile perché quando si presentano situazioni positive non può che filare tutto liscio».

TIMELINE: LA VICENDA AST IN UN MINUTO

Linea 6 da Torino Sul tavolo dei rappresentanti sindacali sono stati messi anche 90 milioni di investimenti, 30 dei quali sono relativi al trasferimento della linea 6 che da Torino arriverà a Terni. L’appalto per il trasferimento dell’impianto è stato aggiudicato nelle ultime ore a Tenova, società che già in passato ha compiuto operazioni analoghe per ThyssenKrupp. Entro 12 mesi, questo filtra dai vertici del sito siderurgico di Terni, sarà compiuto lo smontaggio, il revamping e l’installazione della linea di ricottura e decapaggio di nastri laminati a freddo. Il trasferimento, come fanno sapere invece da ambienti sindacali, comprende anche il nuovo investimento per uno Skin-pass più volte sollecitato alla direzione aziendale dai rappresentanti dei lavoratori, mentre altri 30 milioni d’investimento destinati all’Interconnector, progetto con cui si conta di abbattere i costi energetici.

Produzione e organici Le previsioni per il prossimo anno fiscale, che l’ad Morselli conta di chiudere con utili pari a 20 milioni di euro, comprendono anche un budget volumi che gira intorno a quota un milione e 23 mila tonnellate di fuso con un mix produttivo finalizzato a saturare gli impianti di Laf e a mantenere il Nac e il Black in linea con i trend attuali. Sul fronte degli organici sono state anche tirate le fila sull’esodo volontario che ha alleggerito di 314 unità, consegnando una forza lavoro di 2.346 dipendenti. La reazione delle organizzazioni sindacali, a eccezione della Uilm che si riserva un confronto interno prima di esprimersi, appare cautamente positiva anche se occorrerà monitorare costantemente le operazioni annunciate, dagli investimenti al budget volumi. Contestualmente sono stati chiesti approfondimenti sulla riorganizzazione del lavoro e le società partecipate, ma più in generale è emersa la necessità di ripristinare un sistema di relazioni stabili.

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