Prosegue la fase di transizione nel processo di riassetto societario Asm-Acea e quella cena di Natale, che ha animato più volte il dibattito in consiglio comunale, con l’opposizione che ha stigmatizzato atteggiamenti di esponenti dell’amministrazione in quel contesto che sono stati mal digeriti, diventa leitmotive anche tra i lavoratori che da un paio di mesi si ritrovano una busta paga più vuota perché non gli vengono riconosciuti i buoni pasto, ticket da 9 euro per alcuni fino al 20 unità.
Asm-Acea Dal fronte sindacale pare per ora non ci sia la volontà di sollevare forti polemiche o alzare un polverone prima di capire se le rassicurazioni sin qui ricevute dall’azienda siano attendibili. Secondo quanto rappresentato loro dai vertici di via Capponi, per la fornitura dei ticket in questione è stato fatto un nuovo appalto dalla società Acea, quindi essendo cambiato il soggetto richiedente, la società che li accredita non può farlo sulle vecchie schede elettroniche; le nuove sarebbero state ordinate e dovrebbero arrivare a breve. La risoluzione dunque è vicina e il caso rientra probabilmente in un quadro di riorganizzazione fisiologica in questa fase. Non è escluso che i rappresentanti dei lavoratori stiano attendendo il momento più opportuno anche per rivendicare qualcosa in più; ciononostante, risulta difficile contenere il malumore di chi quesi soldi non si aspettava di non trovarli in busta da dicembre. La questione appare di natura esclusivamente tecnica, ma a qualcuno la battuta scappa: ‘L’aspetto non è stato curato nei minimi dettagli come invece è stato per il banchetto natalizio’.
L’azienda Asm Terni in una nota scrive: «’Cercansi malumori a tutti i costi’. Fa sorprendentemente notizia un problema tecnico di caricamento di buoni pasto che finalmente, dopo anni, la nuova gestione sta risolvendo, come riconosciuto anche dalle organizzazioni sindacali. Si precisa, inoltre, che i vertici della società non hanno mai rilasciato alcuna dichiarazione in merito».