di M.R.
La parte più tecnica, di raccordo tra ministeri, dovrebbe concludersi già entro la fine di febbraio, ma l’Accordo di programma vero e proprio dovrebbe vedere la firma nel giro di qualche settimana. L’indicazione temporale è quella di fine marzo per indentersi ma per raggiungere il traguardo ministeri e istituzioni locali sarebbero in attesa di una direttiva europea. Quel che è certo è che una volta raggiunto l’Accordo di programma, si aprirà la discussione sul piano industriale dell’acciaieria di Terni, reparto per reparto. Questo è quanto stato chiarito ai sindacati al tavolo di confronto in Regione; occasione per ripercorrere l’iter, voluto dal gruppo Arvedi per mettere a terra l’investimento da un miliardo promesso per Ast, dal quale le parti sociali sono state escluse. Presidente Tesei e assessore Fioroni, alla presenza dei tre apicali Ast, non avrebbero neppure dettagliato l’importo delle agevolazioni concesse all’imprenditore ma la cifra, scontato, si aggirerebbe attorno a qualche centinaia di milioni di euro.
LE IMPRESSIONI RACCOLTE DOPO IL CONFRONTO
Il pomeriggio a Palazzo Donini L’arrivo del cavaliere a Perugia in anticipo sull’ora della convocazione dei sindacati perché azienda, presidente Tesei e sindaco Latini si sono incontrati prima per una riunione ristretta. Lungo corso Vannucci intanto la moglie dell’imprenditore di Cremona, con l’autista di Ast era a fare compere nel punto vendita della Perugina. Dai rappresentanti dei lavoratori, prima di salire, poche parole e aspettative limitate sul vertice odierno; mentre all’uscita hanno avuto modo di esplicitare anche le loro impressioni e rivendicazioni: in particolare avrebbero parlato della filiera del tubo in ottica di motore a idrogeno. A proposito di azioni green che Arvedi-Ast è chiamata a mettere in campo, la governatrice Tesei ha dichiarato che l’attenzione su questo fronte è altissima e lo stesso ha fatto il sindaco di Terni Latini. Negli strumenti agevolativi riconosciuti all’industriale, ha avuto modo di chiarire il primo cittadino, nessun accenno al piano sociale: l’occupazione non rientrerebbe cioè tra i parametri di valutazione per la concessione di risorse pubbliche. Aspetto che verrà dunque chiarito e dettagliato, si presume, in quella analisi reparto per reparto della fabbrica tanto attesa.
Piano industriale Per Ast, diversamente da quanto era stato comunicato dalla Regione alle organizzazioni sindacali, presente oltre ad Arvedi e Caldonazzo, anche il nuovo Ad Dimitri Menecali. Tuttavia, da quanto si apprende, i vertici di viale Brin in questa sede non avrebbero fornito alcuna notizia o informazione tranne far sapere che per discutere degli aspetti produttivi, occupazionali e commerciali, riceveranno le parti sociali in azienda. Dal canto suo Federmanager (presente al confronto Luciano Neri) ha rilevato ancora l’assenza di una certa concretezza a un anno e mezzo dal passaggio di proprietà ma apprezza la valorizzazione dei ternani tra le figure di vertice dell’acciaieria.