A tre settimane dall’ultimo aggiornamento ricevuto dai sindacati in sede regionale, non ci sarebbe ancora la firma dell’Accordo di programma che, comunque, a detta di istituzioni e azienda, a fine febbraio dovrebbe aver conosciuto la conclusione dei lavori tecnici da parte dei ministeri. Ad allungare i tempi della sottoscrizione vera e propria, era stato spiegato in sede di confronto a Palazzo Donini, una direttiva europea sui fondi del Pnrr. Entro la fine di marzo la firma; più o meno questi i tempi dettati per il vero e proprio nulla osta agli strumenti agevolativi e finanziari chiesti dal gruppo Arvedi per investire sull’acciaieria di Terni 960 milioni di euro.
Accordo di programma Ast Gli ‘aiuti di Stato’ potrebbero coprire un terzo della spesa ma la cifra non è stata dettagliata e, fatta eccezione per le pillole illustrate in una slide il primo aprile del 2022, solo ministeri e istituzioni locali conoscono nel dettaglio il piano industriale. La discussione vera e propria su questo si terrà con i sindacati metalmeccanici a Terni, questa la promessa del Cavaliere, non appena il capitolo dell’Accordo di programma sarà completato. Tuttavia, quanto comunicato pochi giorni fa alle Rsu di Ast, relativamente al restyling del Centro di finitura con trasferimento di macchinari dal capannone di Sabbione alla fabbrica di viale Brin, sarebbe un’azione propedeutica alla realizzazione del piano industriale. I lavori in questo senso sarebbero anzi già iniziati e un lavoratore di una ditta di trasporti avrebbe riportato nelle operazioni del caso anche un lieve infortunio. Prognosi di dieci giorni per un altro lavoratore, in questo caso del cosiddetto Treno a caldo per una ferita a un piede. Incidenti per fortuna di scarsa entità.
Scorie La rivoluzione di Acciai speciali Terni per mano di Arvedi comunque è già iniziata da tempo. Tra scorporo del Tubificio e promozioni al vertice, le stabilizzazioni, nonché aumento della turnazione in alcuni reparti, l’ingresso di macchine per il taglio dei tubi e gli impianti in arrivo dal Bahrain, in accordo con Tapojarvi c’è da sistemare anche la delicata questione delle scorie. La Regione ha imposto ai finlandesi la presentazione di un progetto definitivo (della nuova rampa) entro la fine del prossimo giugno. In sospeso inoltre resta l’interesse di Arvedi per Piombino e il ruolo che potrà giocare nel Piano nazionale della siderurgia quando questo finalmente vedrà òa luce. Il periodo primavera-estate insomma si preannuncia particolarmente impegnativo per il sito siderurgico ternano ma soprattutto per il cavaliere dell’acciaio che in questi giorni è stato colpito da un lutto: è morto il suo fratello maggiore Daniele, di 88 anni, come riportano i media cremonesi. Venerdì il funerale a Milano.