di M.R.
«L’esito dei monitoraggi sulla deposizione delle polveri è risultato al di sotto delle aspettative e in ambiente chiuso c’è difficoltà a smaltire il calore prodotto dal processo di raffreddamento delle scorie. La nuova rampa va quindi rivista e Tapojarvi è tenuta a presentare il nuovo progetto definitivo entro il 30 giugno». Questo in sintesi il quadro tracciato dall’assessore Regionale all’Ambiente Roberto Morroni, intervenendo al Question time in risposta al consigliere del Movimento cinque stelle Thomas De Luca che chiedeva di fare il punto sul progetto in capo alla società finlandese per conto dell’acciaieria di Terni, oggi di proprietà Arvedi. L’accordo tra le parti risale all’aprile del 2019, la gara internazionale che Tapojarvi si è aggiudicata addirittura ai tempi della Morselli. A fine agosto scorso la Regione Umbria ha preso atto che il progetto nuova rampa scorie, così come autorizzato nel 2021, non era attuabile per ragioni di sicurezza.
Scorie Ast Prima dello scorso Natale, il promesso amministratore delegato di Ast, Dimitri Menecali aveva annunciato che il 2023 sarebbe stato l’anno della commercializzazione delle scorie trattate. A sentire l’assessore competente intanto i test di raffreddamento rapido proposto da Arvedi, come sperimentazione, effettuati dal 7 aprile al 16 giugno dello scorso anno hanno dato esito non soddisfacente. Si è sempre riscontrata velocità di raffreddamento alta ma rispetto a stabilità e compattezza emergevano parametri differenti tra diverse tipologie di scorie trattate. Le bianche non hanno raggiunto buoni risultati, i macchinari non sono compatibili con l’assetto impiantistico da produzione di acciaio inox a causa di rilevanti dimensioni, severi range di temperatura da rispettare, lentezza di versamento delle scorie e quindi prolungata occupazione del carroponte. Tuttavia secondo quanto riferito sempre dall’assessore le scorie bianche (quelle da convertitori) in fase di raffreddamento rapido hanno assunto aspetto apprezzabile per il trattamento successivo sono quelle derivanti dalla fase di riduzione. Quelle da desolforazione invece assumerebbero un aspetto fin troppo polveroso da subito.
M5s Al di là di aspetti tecnici comunque il pentastellato De Luca, sorpreso del fatto che ancora si sia in questa fase, ha chiesto che la questione scorie, connessa alla discarica dello stabilimento, siano temi prioritari nell’agenda di governo, che assieme ad azienda e istituzioni locali stanno lavorando all’accordo di programma per sbloccare gli investimenti del cavaliere di Cremona su Terni.