Taglio del nastro per Agriumbria 2013

di M.Alessia Manti

«La crisi colpisce duro ma l’agricoltura reagisce alle tensioni. Non serve solo la reazione delle singole imprese, ma serve l’aiuto dell’Europa per raccogliere le sfide del cambiamento. Servono obiettivi chiari per quanto riguarda la distribuzione delle risorse e azioni più specifiche in un settore chiave della nostra regione, non soltanto dal punto di vista economico, della tutela e valorizzazione del paesaggio, ma anche della sicurezza alimentare e della salute dei cittadini: l’agricoltura riguarda la vita quotidiana della gente». Questo il commento della presidente della Regione Catiuscia Marini, presente all’inaugurazione di Agriumbria 2013.

Video: L’inaugurazione

Il programma La manifestazione ha aperto i battenti all’Umbriafiere di Bastia Umbra rinnovando quello che è un appuntamento che anche quest’anno si caratterizza per la capacità di proporre ai visitatori l’intera filiera del settore: dalle mostre zootecniche alla partecipazione dei più innovativi strumenti per la meccanizzazione agricola e dell’agroalimentare. Un’edizione che vuole proporre il settore dell’agricoltura come una delle strade da imboccare per lo scacco matto alla crisi, sfidandola e dimostra la vitalità che il comparto agricolo umbro possiede.

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«L’agricoltura fa quadrato» Con lo slogan «L’agricoltura fa quadrato» Agriumbria lancia infatti un messaggio che richiama l’attenzione «sulla necessità di coinvolgere sul piano propositivo e operativo – dice presente il presidente di Umbriafiere, Lazzaro Bogliari – il mondo rurale rappresentato da istituzioni pubbliche e private ma anche dalla componente imprenditoriale e sindacale rispetto alle decisioni che dovranno essere prese a livello europeo. Agriumbria da dei messaggi ben precisi. La rassegna esiste per lanciare messaggi positivi ai giovani affinchè si avvicinino al settore».

Grandi numeri Al di là dei numeri che caratterizzano l’elenco degli espositori e delle aziende  le cifre sono alte anche a livello di prenotazioni rispetto agli ingressi in fiera già dal primo giorno, a dimostrazione del crescente interesse nei confronti della manifestazione e del settore in genere. «E’ un record di iscritti e visitatori  – ha aggiunto Bogliari -, Agriumbria può definirsi una festa della campagna umbra».

Le mostre: dagli animali alle macchine In vetrina dunque il meglio del reparto zootecnico nella manifestazione che in origine nasce come «rassegna della razza chianina» e che ha aperto poi le porte alle altre razze bovine e ad altri animali da allevamento. Le mostre all’interno della fiera sono uno dei punti forti in quanto rappresentano un punto di riferimento nella valutazione delle razze. Non solo animali però. Nel corso della manifestazione infatti sono in vetrina anche mezzi agricoli d’epoca per cercare così di far conoscere al pubblico le realtà meccaniche con cui lavoravano gli agricoltori dall’inizio del secolo fino agli anni ’60.

Il concorso per la sicurezza Un altro filo conduttore della manifestazione è rappresentato dal legame tra tradizione e Innovazione al servizio dell’agricoltura. Nel settore della meccanizzazione agricola è stato indetto il concorso nazionale per l’innovazione tecnologica delle macchine agricole per il miglioramento della sicurezza organizzato da Umbriafiere ed Enama e riservato alle industrie, alle aziende e alle loro rappresentanze territoriali che parteciperanno all’edizione 2013 di Agriumbria. Il concorso fa parte delle iniziative che Agriumbria ha da tempo promosso in materia di antinfortunistica in agricoltura.

Chianina star a tutto tondo  Per avvicinare ed educare le nuove generazioni al settore agricolo, all’interno della fiera il Consorzio di tutela del vitellone bianco dell’Appennino Centrale ha programmato una serie di iniziative. Con lo scopo di approfondire il ruolo che ha la carne nelle diete alimentari già dal primo giorno i visitatori hanno potuto assistere a molti incontri tematici sulla carne di razza chianina certificata Igp. La chianina star a tutto tondo anche nelle attività ludiche in cui sono coinvolti i bambini delle scuole materne ed elementari: i piccoli pittori ritrarranno con colori e pennelli la sua sagoma. Non solo, per i piccol, in collaborazione con gli Istituti alberghieri umbri e con l’Università dei Sapori verranno proposti menu completi  a base di carne chianina che rispondono ai requisiti nutritivi e edonistici richiesti per una corretta e equilibrata dieta dell’infanzia. La chianina sarà la star della tavola anche domenica 7 aprile: si svolgeranno mini corsi e dimostrazioni sui tagli di carne da parte di esperti macellai aderenti al Consorzio di tutela. Tagli che poi saranno elemento di ricette per esperti chef.

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