Ancora un film sulla scuola, ancora un film su un personaggio che vuole educare, formare, fare cultura, ancora un film con Antonio Albanese che incarna questi valori. Potremmo dire subito Grazie Riccardo. Ma ci va di aggiungere che si tratta di un film che rinnova il legame del regista con l’Abruzzo. Il regista, nato a Roma, ha un legame particolare con le terre di questa regione, e questo il pubblico perugino lo sa bene, visto che lo stesso Milani ha incontrato gli spettatori delle sale cittadine in più occasioni, raccontando in prima persona di questo rapporto, fin dal lontano 1999, quando un giovane Riccardo Milani con i ragazzi (“gli Antò”), in un Cinema Zenith gremito, presenta La guerra degli Antò, film diventato con gli anni un vero e proprio oggetto di culto e che mostrava la storia di quattro ragazzi abruzzesi sospesi tra la vita di provincia e il DAMS dell’Università di Bologna. Il regista torna a Perugia quindi, lunedì al cinema Zenith alle ore 18. Di cose da dire, con il critico Andrea Fioravanti a moderare, ce ne saranno davvero molte.

L’ultima pellicola di Riccardo Milani racconta la storia di Michele Cortese (Antonio Albanese), un maestro delle elementari, che sta per intraprendere una nuova fase della sua vita. Dopo aver insegnato per quarant’anni nelle problematiche scuole romane, l’uomo riesce a farsi assegnare all’Istituto Cesidio Gentile detto Jurico, ovvero una scuola, sita nel Parco Nazionale d’Abruzzo, con un’unica pluriclasse di bambini che vanno dai 7 ai 10 anni. Aiutato dalla vice-preside Agnese (Virginia Raffael​e) e dagli alunni, Michele vince la sua iniziale inadeguatezza metropolitana e pian piano si adegua al ritmo della vita di montagna e diventa uno di loro, ma le difficoltà sono appena iniziate.

Tornando sempre al suo legame con l’Abruzzo, dopo “gli Antò”, per Milani è stata la volta del film Il posto dell’anima girato in provincia di Chieti e in altre località del parco nazionale d’Abruzzo, in cui il regista metteva a fuoco la vita degli operai di una multinazionale di pneumatici che dismette la sua filiale gettando l’intero paese nella disoccupazione e nella disperazione. Milani incontrò il pubblico perugino al cinema Pavone con gli interpreti Silvio Orlando e Claudio Santamaria e fu un vero e proprio bagno di folla. Dal 2017 in poi, con Come un gatto in tangenziale e via via Ma cosa ci dice il cervello (2019) e Ritorno a Coccia di Morto (2021), Milani non è mai mancato al Sant’Angelo, allo Zenith o all’arena estiva del Frontone.  Infine con Grazie ragazzi (2023) il regista on si è limitato a presentare il film ma ha davvero girato parte delle scene nel capoluogo umbro, tra Cinema Zenith e Teatro Morlacchi, con diverse sequenze girate in esterni del Centro Storico.

Quest’anno per Riccardo Milani e la sua campagna Paola Cortellesi è davvero una stagione unica. L’attrice, più di una volta protagonista dei film di Milani, spesso in coppia proprio con Antonio Albanese, ha esordito alla regia con C’è ancora domani sbancando ogni record d’incassi e ricevendo 19 candidature ai David di Donatello. Il film della Cortellesi ha ottenuto un altro record: mai un regista esordiente aveva avuto così tante nomination. Per la prima volta, il David degli spettatori (al 29 febbraio, il film è stato visto da 5 milioni 534 mila persone) coincide con la nomination per il miglior film.

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