Aspettando Todi Festival 2022, in programma dal 27 agosto al 4 settembre, prosegue la tradizione di affidare a celebri artisti italiani contemporanei l’immagine dell’evento. È Fabrizio Plessi a firmare il manifesto che accompagnerà la promozione e lo svolgimento della prossima XXXVIa edizione.

Il progetto La presenza di Fabrizio Plessi a Todi è frutto della collaborazione con il Comune di Todi e con la Fondazione Progetti Beverly Pepper con la quale Todi Festival ha rinnovato la sinergia iniziata lo scorso anno. «Siamo molto, molto soddisfatti – dichiara il Sindaco di Todi, Antonino Ruggiano – che Todi Festival, con il direttore Eugenio Guarducci e Fondazione Beverly Pepper con il Festival delle Arti, abbiano rinnovato, ancora una volta, la loro collaborazione. La felice intuizione dello scorso anno, che ha portato a Todi la magia di Arnaldo Pomodoro, torna con l’arte di Fabrizio Plessi, confermando come la nostra città abbia un ruolo fondamentale nella promozione e nella valorizzazione dell’arte contemporanea. Siamo sicuri che ci attenderà un’estate di grande successo, che saprà unire la cultura e il favore del pubblico».

Plessi Considerato uno dei pionieri della video arte in Italia, Plessi è sicuramente il primo ad aver utilizzato il monitor televisivo come un materiale fin dagli anni Settanta, dentro cui a scorrere è un flusso inarrestabile di acqua e di fuoco digitale. In ambito nazionale e internazionale non si contano le sue partecipazioni a importanti rassegne come Biennale di Venezia, Documenta di Kassel o mostre personali tenute in vari musei del mondo: dal Guggenheim di New York a quello di Bilbao, dalle Scuderie del Quirinale di Roma al Martin Gropius Bau di Berlino all’Ivam di Valencia, dal Moca di San Diego al Museo d’Arte Moderna di Maiorca, dal Kunsthistorisches di Vienna alla Fondazione Mirò di Barcellona o al Fondaco dei Tedeschi a Venezia. Suggestive le sue installazioni site specific create per spazi antichi e classici come Piazza San Marco a Venezia, la Valle dei Templi di Agrigento, la Lonja di Palma de Maiorca, la Sala dei Giganti di Palazzo Te a Mantova o le Terme di Caracalla a Roma, a dimostrazione di una passione per la classicità e per la spettacolarità confermata anche dalle scenografie elettroniche realizzate per le opere e i balletti Titanic, Icarus, L’opera da tre soldi, Romeo e Giulietta.

Il manifesto «L’immagine del manifesto – dichiara Fabrizio Plessi – rappresenta una coppia di monitor di liquido rosso in cui cadono delle pietre. Sono quadri digitali, pittura in movimento. Simbolo degli squilibri, delle asimmetrie del nostro tempo, ma anche metafora delle capacità di tenere insieme forze contrastanti e dirompenti attraverso la forza magnetica, fluida e attrattiva dell’arte e della creatività degli artisti». In omaggio all’artista, il Comune di Todi ha programmato una mostra che sarà allestita nella Sala delle Pietre, al primo piano del Palazzo del Popolo. L’esposizione verrà inaugurata nel corso della prima giornata di Todi Festival. Plessi esibirà le sue opere digitali a Todi a partire da Luglio, in occasione della terza edizione del Festival delle Arti, curata dal critico d’arte Marco Tonelli e promossa dalla Fondazione Progetti Beverly Pepper.

Ciribifera Siamo molto onorati – dichiara Michele Ciribifera, presidente Fondazione Progetti Beverly Pepper – di proseguire l’intensa collaborazione con il prestigioso Todi Festival e con il Comune di Todi invitando per la terza edizione del Festival delle Arti il maestro Fabrizio Plessi, pioniere e padre della video arte celebre in tutto il mondo. Dopo Arnaldo Pomodoro nel 2021, questo progetto lungimirante prosegue portando a Todi straordinarie opere d’arte firmate dai grandi protagonisti dell’arte contemporanea». Il progetto installativo e scultoreo e la mostra nella Sala delle Pietre di Fabrizio Plessi pensati per Todi, coinvolgeranno non solo la centralissima Piazza del Popolo come avvenuto nelle precedenti edizioni dedicate a Beverly Pepper e Arnaldo Pomodoro, ma anche le cisterne romane che verranno inaugurate, dopo un attento recupero, proprio questa estate.

Tonelli «L’arte di Plessi – afferma Marco Tonelli, curatore Festival delle Arti 2022 – ci trasporta in mondi sospesi tra sogno e meraviglia in cui segrete complicità e inaspettate analogie ci riportano continuamente a una dimensione onirica. Cosa c’è di più irreale che cascate d’ acqua nel mezzo di Todi? Cosa c’è di più misterioso o magico che acqua sotterranea che sembra continuarne lo scorrimento? Attraverso il flusso elettronico Plessi dà vita a energie sopite, arcaiche e del nostro tempo». In particolare, in mostra nella sala delle Pietre saranno visibili dipinti di grandi dimensioni che rappresentano una sorta di mnemosine privata dell’artista, quali frammenti della sua immaginaria e al tempo stesso reale navigazione nelle acque incerte e burrascose della contemporaneità.

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