di Lucia Caruso

Torna l’atteso evento sulle rive del Trasimeno che mette insieme la poesia del tramonto e la magia dei suoni. E’ Music for Sunset, l’evento partorito dall’estro di Sergio Piazzoli che tenta di farsi riverbero di quelle armonie lacustri in cui ancora la sua anima vive.

Il cartellone Nel carnet proposto quest’anno come sempre spazio a grandi nomi della scena sperimentale italiana e internazionale come Francesco Bianconi, frontman dei Baustelle, che proporrà un originale spettacolo attraverso un reading musicale costruito intorno al suo secondo libro «La resurrezione della carne», o come Paolo Angeli e Iva Bittova che presenteranno al pubblico un progetto creato proprio in occasione della kermesse.

De Franco Ma il palcoscenico naturale dell’Isola Maggiore si offre anche come vetrina d’eccezione di artisti nostrani che si sono fatti spazio nel panorama musicale contemporaneo. Tra questi c’è Gianfranco De Franco che si esibirà sabato 25 luglio alle 19. Classe 1977, di origini calabresi ma figlio adottivo della città di Perugia,  De Franco, oltre ad essere polistrumentista, è anche musicologo e musicoterapeuta. Con i suoi strumenti in spalla, la passione nel cuore e il ritmo nel sangue ha attraversato i confini dello stivale per partecipare a numerosi festival internazionali a Londra, Dublino, Argentina, Parigi, Colonia, Zagabria, Lugano, Cordoba, Bellinzona, Mendoza, Grenoble, Spalato, Bruxelles, Mosca e Sarayevo.

Slow Trip Dalla musica sperimentale a quella contemporanea, dall’ ambient al new age, dal rock al metal industrial, la sua ricerca artistica spazia in lungo e in largo fino a farsi crocevia dei vari generi. In occasione di Music for Sunset presenta al pubblico “Slow Trip”, un percorso sonoro affascinante e misterioso che conduce l’ascoltatore in un’atmosfera di sogno. Un viaggio lento dunque, scandito dal flusso di fiati che creano un morbido tappeto armonico, capace di contaminare e al tempo stesso di lasciarsi contaminare dal paesaggio circostante, dando vita proprio a quella sonorizzazione ambientale di cui la kermesse si fa baluardo.

La dimensione meditativa Clarinetto, sassofoni, flauti, sax andino, glockenspeil, loop machine, microkorg, midiwind e voce dettano il ritmo della narrazione in cui la dilatazione temporale permette l’immersione in una dimensione meditativa.  A volte minimaliste altre volte assordanti, ripetitive o caotiche, le sonorità sono sensazioni, emozioni che riempiono lo spazio. Anche la voce assurge alla funzione di strumento: nella continua reiterazione diventa una vibrazione melodica, come fosse puro suono.

Un susseguirsi di immagini Dolcemente fluttuante, come le onde del lago che lambiscono le rive del meraviglioso scorcio dell’Isola Maggiore, il suo pentagramma sensoriale regala un susseguirsi di frammenti onirici, di immagini e storie dai colori ora forti e vivaci, ora tenui e malinconici, in grado di dare vita a un rapporto intimo e partecipe con l’ascoltatore che non può fare altro che lasciarsi andarsi a quelle trascinanti suggestioni melodiche.

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