Oggi il Festival dei Due Mondi, domani La Mama Spoleto Open. Aprirà le porte sabato l’evento speciale del Festival che quest’anno torna a consolidare la propria presenza con un cartellone che, dal 30 giugno al 16 settembre, invaderà il centro storico della città con oltre 300 eventi in programma.
Musica, teatro, danza, arti visive, incursioni in città La Mama Spoleto Open sarà questo ma anche molto altro, un vero fringe sulla scia delle esperienze del Fringe Festival di Edimbirgo e del Fringe di Amsterdam con i quali esiste una stretta collaborazione grazie anche alla volontà dell’assessore alla Cultura, Vincenzo Cerami che ha promosso e sostenuto l’evento. «Se c’è una speranza per il teatro è nella novità portata da contesti come questo, in grado di raccontare il cambiamento del nostro Paese- aveva detto Cerami alla presentazione a Roma- questo Fringe, sarà in grado di creare quel caos positivo capace di smuovere un sistema vecchio basato su grandi sovvenzioni e favoritismi».
La Mama Spoleto Open diventa così il festival della città con oltre dieci location, un’osteria, i site specific, le residenze artistiche, workshop, laboratori e artisti di strada. «Gli organizzatori e tutti gli artisti- dichiara Andrea Paciotto, ideatore dell’evento- si sono impegnati tantissimo. Crediamo che la città saprà rispondere con lo stesso entusiasmo».
Domani aprirà la kermesse il regista coreografo Sthephan Koplovitz che in questi giorni ha condotto una residenza artistica con danzatori di matrice europeea e statunitense. Koplovitz, sulle musiche del noto compositore americano Jhon King, ha ideato una serie di performance sfruttando come location siti urbani come la Spoleto Sfera, piazza del Comune e piazza della Stazione.
Al Teatrino delle Sei, in scena per il Festival dei 2Mondi, “Roba dell’altro mondo” e “Incantevole” un progetto gestito anch’esso in residenza artistica, che vede la collaborazione di Neil La Bute, vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes, e Marco Calvani.
Al Cantiere Oberdan, invece, la spoletina Beatrice Passeggio, sabato pomeriggio, inaugurerà la sua prima personale di fotografia dal titolo «LaFilleDeLaFolie», una serie di scatti che insieme agli scritti di Erasmo da Rotterdam vogliono raccontare la follia dai tratti che distinguono ciò che è normale da ciò che è diverso. Punto di riferimento per gli artisti ed il pubblico sarà anche quest’anno L’osteria del Rossobastardo, locale ai piedi della Rocca Albornoziana che ospiterà il «dopo festival». Come ogni anno, all’Osteria spazio all’improvvisazione, al buon vino, agli incontri e alle contaminazioni artistiche.