Gianluca Marziani (foto Fabrizi)

Un’installazione artistica con le crepe del terremoto. E la donazione di sei sculture firmata Beverly Pepper. Queste le perle che arrivano alla vigilia dell’opening delle mostre invernali di Palazzo Collicola-Arti visive diretto da Gianluca Marziani che sabato mattina tornerà a far sognare la città con esposizioni e progetti.

La Crepa di Pennacchi Il più atteso è sicuramente La Crepa ossia l’installazione di Vincenzo Pennacchi a cui Marziani ha chiesto di dare valore estetico e simbolico alle lesioni causate dal sisma sulle pareti del museo di arte contemporanea: «Mi piace definirlo un intervento momentaneamente permanente. Dopo un terremoto che ha colpito il museo in forma superficiale ma evidente, ho deciso che il danno doveva trasformarsi in un valore costruttivo. Volevo che le crepe d’intonaco diventassero il terreno di una cucitura iconografica e morale, una sutura viva nel corpo della consunzione naturale. Vincenzo Pennacchi è intervenuto su diverse pareti del piano zero dove si sono concentrati i danni superficiali del terremoto avvenuto il 24 agosto. Da qui serviva ripartire con una riflessione non solo risolutiva ma soprattutto elaborativa, capace di spostare l’analisi sullo “spunto d’azione” e non sul semplice “problema”. Da qui l’idea di coinvolgere un artista che ben conoscesse il museo con le sue molteplici anime visuali, affidandogli i danni come fossero scrigni preziosi da custodire con azioni minime ad alta circolazione biologica».

Pepper dona sei sculture a Spoleto Sabato vengono presentate anche sei opere che la grande artista statunitense Beverly Pepper ha donato a Spoleto. Si tratta di sei sculture del 1963 che rappresentano un lascito importante per il museo spoletino, confermando una continuità di storie e intenti che consolida la lunga presenza della scultrice in Umbria. Nel 1962, infatti, Pepper era l’unica donna e una dei tre americani (assieme a David Smith e Alexander Calder) invitati a partecipare alla mostra storica Sculture in città curata da Giovanni Carandente. L’artista sarà presente sabato a Palazzo Collicola insieme al direttore Marziani e all’assessore alla cultura Camilla Laureti.

Opening a Palazzo Collicola Le mostre invernali porteranno a Palazzo Collicola anche Giovanni Bonelli dell’omonima galleria di Milano e alcune opere della sua collezione, ma anche l’ambizioso progetto Obic legato al mondo del cibo e nato a un’idea di Anna Paola Lo Presti e dello stesso Marziani. Per il ciclo espositivo Territorio, storie di artisti umbri, saranno presentate tre nuove sculture dell’artista spoletina Cristina Mmr Bonucci, mentre A satellite Collicola esordisce Ground layer, il nuovo progetto di Francesco Irnem, pensato e realizzato sulla misura (fisica, tematica, concettuale) della Casa Romana (Via di Visiale, Spoleto). Infine, l’Eco del Bosco è la mostra di Franco Marrocco un cammino consapevole nella riduzione del superfluo. Il suo passo ha un profilo orientale, sembra tarato sulla cultura giapponese della ceramica, dove l’evidenza del talento si mostra nel silenzio del passo sospeso.