di C.F.
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«L’arte cambierà il volto della stazione ferroviaria, ma sarà tutta la città ad avanzare sul percorso del museo diffuso». Zefferino Monini, consigliere delegato allo sviluppo economico, e Gianluca Marziani, direttore di palazzo Collicola-Arti visive, stanno lavorando gomito a gomito per centrare la riqualificazione degli spazi interni ed esterni della stazione ferroviaria, l’obiettivo probabilmente più ambizioso della seconda fase del progetto On the wall.
Monini e Marziani al tavolo di Rfi In buona sostanza Monini e Marziani nei giorni scorsi hanno incontrato i vertici territoriali di Rfi (Rete ferroviaria italiana) «già impegnati – è stato spiegato – in una serie di interventi sulle stazioni della Roma-Ancona». In questa sede i due hanno annunciato la volontà di Spoleto di rimettere mano al proprio scalo, attraverso due interventi artistici che per la parte esterna saranno affidati all’artista berlinese Clemens Behr, mentre per quelli interni al collettivo Sbagliato, «ma anche all’area adiacente all’ingresso dove vogliamo – ha detto Monini – realizzare uno spazio più accogliente e funzionale per la sosta di pullman e taxi, convinti che tanto la stazione quanto gli svincoli nord e sud di Spoleto debbano essere curati al massimo».
L’arte cambierà il volto della stazione ferroviaria I dettagli del progetto in via di definizione li ha forniti Marziani: «Behr con un gioco di linee e punte interverrà sulla facciata della stazione dialogando col Teodelapio di Calder (su cui a breve sono attesi i lavori di restauro già finanziati, ndr), mentre gli Sbagliato nei locali interni, ricalcando le immagini di welcome di stazioni e aeroporti, realizzeranno con wall paper una serie di immagini apparentemente turistiche che rappresenteranno allegoricamente l’Umbria». L’intervento dovrebbe costare circa 15 mila euro e la caccia ai finanziatore è aperta, anche se in ambienti ministeriali si sarebbero già trovate sponde, così come Rfi avrebbe manifestato alcune aperture.
Museo diffuso Ma non è tutto. «L’idea – continua Marziani – resta quella di un’attività museale ampia, diffusa che vada ben oltre Palazzo Collicola, in questo senso si progetterà un sistema di illuminazione del Teodelapio e della Colonna del viaggiatore (entrambi in viale Trento e Trieste) per valorizzarne il dialogo, poi installeremo altre sculture tra la stazione e il centro storico e chiameremo artisti a intervenire su muri del centro non vincolati, un po’ come fatto a Palazzo Collicola con On the wall. Con piacere annuncio poi che Beverly Pepper donerà a Spoleto una sua scultura monumentale».
Ex motel Agip Ad aprile scatterà, invece, l’intervento pittorico, questo di natura privato, sull’ex motel Agip della Flaminia. Qui si metteranno al lavoro Lucameleonte e Tellas che sulle quattro facciate dello stabile riprodurranno sia immagini che raffigurano la vita dei santi che foglie d’ulivo e altri oggetti con un profilo di sacralità.
Nuove mostre dal 28/3 In attesa che i progetti di Marziani per stazione e città prendano forma, il 28 marzo a Palazzo Collicola saranno inaugurate tre nuove mostre, le personali dell’artista maltese Patrick Dalli e quella del cinese Li Xiang Yang, ma anche Close up collettiva di 60 artisti italiani che esporranno al piano nobile opere di piccolo formato, 30 centimetri massimo, con un allestimento attivo, visto che i fruitori dovranno di fatto andare alla caccia dei lavori nascosti tra gli arredi del piano.