©Fabrizio Troccoli

Avviene così che il digitale si fa spazio, fino a bussare alla porta dei ‘patriarchi’ della cultura locale: due istituzioni come la Galleria Nazionale dell’Umbria e il complesso di San Francesco al Prato che ospita l’Accademia di Belle Arti, l’Auditorium, il museo e la chiesa, aprono ai percorsi esperienziali, con il digitale.

La Galleria nazionale inizia da subito: da fine agosto e fino a ottobre, tra i dipinti del Rinascimento, tra le più prestigiose opere della storia dell’arte italiana, avvengono aperitivi, ma anche dj set, reading, visite guidate teatralizzate, proiezioni, performance, sonorizzazioni, disegno dal vivo, insomma esperienze dinamiche e di contaminazione che stravolgono il  percorso del visitatore. Parliamo probabilmente di un modello, forse il primo di questa natura, che vuole mettersi in gioco, per aprire una stagione diversa sul come andare a museo. Divertendosi e collegandosi alle espressioni artistiche parallele.

Avverrà dal 30 agosto al 6 ottobre, alla Galleria nazionale dell’Umbria, per volontà del suo direttore, Marco Pierini che ha impreso un segno evidente nel concept di questo luogo prestigioso dell’arte italiana. Ogni martedì e giovedì sarà raccontato il nuovo allestimento (visita guidata alle 19.00), il visitatore troverà musica e buon cibo (aperitivo e dj set alle 20.00), poi incursione nelle arti sorelle (spettacolo alle 21.00). Il tutto compreso nel biglietto di ingresso o nell’abbonamento annuale del museo.

L’altro angolo del salotto artistico perugino, San Francesco al Prato invece si prepara ad ospitare all’interno della cripta della Chiesa un luogo per il museo virtuale. Saranno qui realizzati dei lavori per 215 mila euro stanziati dall’assessorato alla Cultura della Regione, si inseriscono nel Programma di sviluppo urbano sostenibile, denominato “Perugia Zip”, presentato dal Comune di Perugia, e «si sono rese necessarie a seguito di criticità emerse per la realizzazione del progetto museale nella zona originariamente proposta, attualmente sede dell’Auditorium». «Tale intervento, sottolinea l’Assessore alla Cultura e Programmazione Paola Agabiti, permetterà la rivalutazione e rinascita di uno spazio specificamente individuato dal Comune di Perugia, senza mutare l’impostazione originaria del progetto e consentendo in tal modo la creazione di video-mapping all’interno di un ambito museale dedicato e più idoneo alla realizzazione di proiezioni sia diurne che notturne».

 

 

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