di M.T.
L’Università di Perugia è tra le prime 50 realtà università italiane, per capacità di avviare progetti di ricerca grazie agli aiuti economici europei HE. La sua posizione è di metà classifica. È quanto emerge da uno studio ‘eCorda’, pubblicato dal Sole 24 ore che calcola le performance delle università italiane sul finanziamento Horizon Europe 2020 nel tentativo di prevedere cosa può accadere con l’arrivo di una massiccia quantità di soldi che saranno destinati alla ricerca, mettendo insieme gli 11 miliardi del Pnrr e i 95,5 del He prossimo. Un totale di 100 miliardi, parte dei quali alle università. Quanti? Con Horizon 2020 su un totale di 80 miliardi, all’Italia ne sono arrivati 5,5, di cui 1,8 alle università. Per indicare un numero, riprendendo quanto calcolato dal Sole 24 ore, un terzo dell’ammontare totale destinato al paese è la cifra da tenere in considerazione in linea di massima.

 

La classifica Gli ultimi dati parlano di un Politecnico di Milano a fare la parte del leone con 185 milioni di fondi He2020 per 437 progetti di ricerca. Segue Alma Mater di Bologna con 149,1 milioni e 353 progetti, quindi Padova con 103, 3 milioni e 281 interventi. Poi il Politecnico di Torino con 102,8 milioni e 265 progetti e, a seguire, La Sapienza Roma, l’università di Milano, Pisa, Torino, Cà Foscari Venezia, Trento, Firenze, Federico II Napoli, Rino ad arrivare a metà classifica con Perugia che investe 19,3 milioni di fondi He2020 per 66 progetti.

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