di M.Alessia Manti
Un evento dedicato alle scuole e in particolare a quelle che partecipano al progetto di candidatura di «Perugia, con i luoghi di Francesco d’Assisi e dell’Umbria» per il titolo di Capitale Europea della Cultura 2019 la Un’edizione in chiave «scolastica» l’edizione 2014 della Festa dell’Europa proprio perché l’evento, organizzato dalla fondazione Perugiassisi 2019, per riflettere sull’Europa di oggi e di domani è stato costruito e pensato per le scuole.
Venerdì 9 e sabato 10 maggio, la Rocca Paolina si trasformerà in una «Città delle Idee», un luogo in grado di generare pensiero creativo e innovativo. Una scuola-laboratorio sarà allestita all’interno della Rocca Paolina e nei locali del CERP, giovani e giovanissimi potranno sperimentare le proprie abilità in vari laboratori creativi, esplorare progetti, conoscere le attività svolte dalle scuole e dalle associazioni giovanili, confrontarsi sul proprio futuro.
Cosa succederà? Il cartellone di eventi è ricchissimo ed è stato pensato e realizzato per sperimentare nuove dinamiche educative e dare uno spazio, fuori dai singoli edifici scolastici, alle migliori pratiche e ai più virtuosi progetti di cui le scuole umbre sono protagoniste. Il programma, illustrato da Giulia Paciello dello staff della fondazione, vedrà quindi la Rocca Paolina come il centro pulsante della città perché si trasformerà in un grande laboratorio creativo e tecnologico dove giovani studenti potranno intervenire, dialogare e sperimentare, relazionandosi con personalità del mondo della cultura, dell’arte, del giornalismo, della creatività applicata alle nuove tecnologie, della scienza, della musica. L’allestimento della Rocca Paolina, curato dall’Accademia di Belle Arti di Perugia, rifletterà l’immagine scolastica grazie all’utilizzo di oggetti che richiamino nell’immaginario comune, l’educazione e la formazione, trasformando la rocca cinquecentesca in una cittadina delle idee, della formazione e della tecnologia.
Due giorni, quattro luoghi in uno La manifestazione, animata dallo spirito espresso dallo slogan di candidatura, «Fabbricare i luoghi», quest’anno prende il nome di Festa dell’Europa-SchooLaB e costruisce per due giorni un luogo di comunicazione, sperimentazione, incontro, gioco e confronto tra scuole, classi, studenti, genitori e cittadinanza al fine di approfondire temi legati alla cittadinanza europea.Il programma e lo spazio stesso si articolano in diverse sezioni: ROCCA PAOLINA 3.0, lo spazio allestito e dedicato ai nuovi media, LAB che racchiude tutti i laboratori; LIVE in cui sono inseriti spettacoli, eventi performativi e musicali ed EXHIBIT, sezione dedicata invece alla esposizioni.
SchooLAB A discuterne in conferenza stampa il presidente della Fondazione Perugiassisi 2019 Bruno Bracalente, Rosalia Monaco dell’istituto scolastico regionale per l’Umbria, l’assessore della provincia di Perugia Donatella Porzi e l’assessore del comune di Perugia Monia Ferranti. «Con questo evento prende forma quello che, coinvolgendo le scuole del territorio, abbiamo consideriamo una sorta di programma ufficiale parallelo al progetto di candidatura – ha affermato il presidente Bracalente – a cui abbiamo dato il nome SchooLab, progetti di tipo sperimentale che trovano occasione di presentazione proprio durante questo weekend. Vogliamo immaginare la Rocca, che per l’occasione diventa una cittadella delle idee, un progetto simbolo come lo è l’ex-carcere maschile di piazza Partigiani».
Perugia e le due short list «Si può affermare che grazie alla candidatura di Perugia 2019 e al traguardo appena raggiunto nella corsa per il titolo di Capitale Europea dei Giovani, qualcosa si sta modificando a livello sociale – ha detto l’assessore Porzi -, c’è consapevolezza di potersi mettere in rete e progettare anche fuori dall’ambito scolastico. E’ un segno di vittoria perché le tante attività ci danno la misura della collaborazione».
Un entusiasmo in crescita «La festa cresce e sono giorni di meritato protagonismo per i ragazzi« ha affermato l’assessore Ferranti. «La rocca può diventare luogo fisico e ideale dove i ragazzi possono trovare agio e spazio sufficiente per rappresentare cosa si fa all’interno delle scuole oggi. Nella candidatura e nell’essere in finale anche per il titolo di Capitale Europea dei Giovani c’è un entusiasmo che va crescendo perchè filo conduttore delle cose che i ragazzi realizzano».
Un’opportunità in più per la scuola «Il programma – ha aggiunto – riflette l’effetto della candidatura. Basta confrontare la partecipazione nella realizzazione della Festa di quest’anno con le edizioni passate. La candidatura ha trasformato l’evento e il ruolo delle scuole che, proprio durante la due giorni alla Rocca Paolina, potranno presentare tutto ciò che producono». «Il cambiamento in atto si tocca con mano», come ha sottolineato la professoressa Monaco. «Anche se da anni si lavora su certe tematiche, le scuole hanno un’opportunità in più data dalla Fondazione e i ragazzi rispondono in modo molto attivo».