Continua il progetto ‘Vale tudo – Intervista a…’ ideato da Déjà Donné nel 2013 con il sostegno del Teatro stabile dell’Umbria. Dopo il successo dei primi quattro incontri con l’artista berlinese Felix Ruckert, con la coreografa e insegnante italo-americana Daniela Malusardi, il danzatore e coreografo spagnolo Jordi Casanovas e con la danzatrice, coreografa e performer Virginia Spallarossa è la volta di Giorgio Rossi, performer, coreografo e direttore artistico della compagnia Sosta Palmizi.
Il progetto ‘Vale tudo – Intervista a…’ offre l’opportunità al pubblico di confrontarsi con alcuni nomi significativi della danza contemporanea internazionale e nazionale che sono entrati in contatto, nel corso degli anni, con la compagnia Déjà Donné per la creazione degli spettacoli o per la condivisione del pensiero sulla danza. L’obiettivo è quello di far conoscere un determinato modo di concepire la danza contemporanea attraverso stili e storie diversi tra loro. L’idea di Vale tudo è quella di un incontro informale tra l’artista ospite e il direttore artistico di Déjà Donné Simone Sandroni, basato sullo schema iniziale di una normale intervista che poi diventa imprevedibile nel contenuto e nella forma, oltre che nel coinvolgimento del pubblico. L’artista vivrà momenti in cui non potrà più solamente raccontare ma dovrà alzarsi per rievocare anche con il corpo, danzando, improvvisando, recitando e forse chiedendo assistenza fisica all’ ”intervistatore”. Fino ad arrivare al Vale tudo, il tipo di incontro brasiliano di combattimento a mani nude e a contatto pieno senza regole, e per cinque minuti il pubblico potrà fare qualsiasi domanda, senza filtri e senza censura, con una sola regola per l’ ”intervistato”: l’obbligo di rispondere sempre, a tutto, anche attraverso il movimento.
Giorgio Rossi come direbbe E. Satie‚ «è un mammifero danzante». All’età di 4 anni‚ vedendo il clown svizzero Dimitri esibirsi nel surreale tempo della scena‚ ha capito che il teatro era la sua vita. Deve la sua fortuna artistica all’aver potuto assistere ai lavori di grandi maestri quali Kantor, Brook, Bausch, Carlson, assimilandone l’arte scenica‚ sia come allievo che come interprete. Nel 1984‚ è co–fondatore della Sosta Palmizi‚ sigla sotto la quale, in 25 anni, hanno lavorato oltre 300 danzatori e non, artisti che hanno poi trovato lavoro e spazio nelle maggiori compagnie di Teatro Danza Europee o fondato propri gruppi. Alcuni di loro oggi fanno parte dell’associazione. Con i suoi spettacoli sta girando il mondo grazie all’universalità dell’arte poetica del movimento e dell’immaginazione di cui fa uso.
Info Il biglietto d’ingresso dà diritto ad una riduzione sul costo dell’aperitivo e cena presso il wine bar e ristorante ènonè, Corso Cavour 61, Perugia.Info e prenotazioni: Email: dejadonne@dejadonne.com – Cell. 349/2182180. Venerdì 4 ottobre la biglietteria è aperta dalle 18,00 alle 20,00 presso la Sala Cutu. Costo del biglietto: 5 euro