di Daniele Bovi
«Un gigante della musica e un amico di Perugia e di Umbria Jazz». Di più, «una leggenda». Termine abusato, abusatissimo, ma in questo caso no. Alla Sala dei Notari Sonny Rollins ha ricevuto giovedì mattina dalle mani del sindaco di Perugia Wladimiro Boccali il Baiocco d’oro, l’antica moneta di Perugia che equivale alle chiavi della città. Per l’occasione, con partenza da piazza Italia i Funk Off hanno idealmente accompagnato il «Saxophone Colossus» fin nel cuore del salotto buono della città. Alla cerimonia, oltre a Rollins e al sindaco, hanno partecipato il direttore artistico del festival Carlo Pagnotta e il presidente della fondazione Renzo Arbore. L’82enne sassofonista che a 19 anni iniziò con un altro maestro come Bud Powell ha ascoltato, si è lasciato andare a un timido balletto sulla musica dei Funk Off e ha ringraziato: «Molto gentili, grazie». Venerdì sera, sul palco del Santa Giuliana, ci sarà un’arena colma per ascoltare la voce del suo sax in quella che è l’unica data italiana.
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STREET PARADE DEI FUNK OFF: OMAGGIO AL MAESTRO
Boccali e Arbore «La prima volta che ho sentito Rollins – ha detto il sindaco – fu tanti anni fa al Frontone. Ora è un orgoglio essere qua e, a nome della città, rendere omaggio alla carriera di questo grande artista. Con questa moneta testimoniamo la nostra riconoscenza a un musicista che ha reso grande anche la nostra città». «Ci sono dei grandissimi maestri – ha detto poi Arbore – e degli esecutori. Poi ci sono gli inventori di uno stile e di un modo di suonare: Rollins è uno di questi e con lui celebriamo anche tutti quei maestri che non ci sono più». Nelle motivazioni lette nel corso della cerimonia è scritto che Rollins «è una leggenda e un amico della città e di Umbria Jazz. Oggi celebriamo l’uomo e l’artista per il contributo dato alla musica e per le emozioni date». «Rispetto e gratitudine – è scritto ancora – per un gigante della musica».