Un momento del convegno

di Dan.Bo.

Un’esperienza formativa di grandissimo livello e novità. Così è stato presentato mercoledì, nel corso di un convegno a Palazzo Cesaroni, il progetto Textualities, organizzato e promosso da Arci Spazio Humanities in partenariato con l’Università degli studi di Perugia. Questo progetto di alta formazione si articola in due opzioni: un master di primo livello della durata di un anno con, inoltre, la possibilità di altri percorsi di formazione abbreviati. Tutto è incentrato intorno alla ideazione, creazione, produzione e distribuzione del testo nei suoi vari ambiti di utilizzo, da quello creativo a quello tecnico e aziendale.

TUTTE LE INFORMAZIONI SUL MASTER E IL PROGETTO

Il progetto Al master, che partirà nel febbraio 2023, può partecipare chi ha una laurea triennale o del vecchio ordinamento in qualsiasi ambito umanistico e scientifico e, in generale, è aperto a tutti quei professionisti che vogliono aggiornarsi sulle pratiche di scrittura. Cinque, poi, le borse di studio che copriranno il cento per cento dei costi. Gli incontri si terranno principalmente a Perugia, nel dipartimento di Lettere, ma anche all’isola Polvese e a Roma, nella sede della Società Dante Alighieri che è lo sponsor dell’iniziativa, mentre gli spazi per le lezioni saranno messi a disposizione da Umbrò. Tutte le lezioni poi saranno trasmesse online, in modo da garantirne la frequenza anche a distanza. Tantissimi i docenti: da Maria Borio a Lucio Villari, da Giuseppe Marcenaro a Dacia Maraini, da Roberto Contu a Franco Cardelli fino a Giuseppe Cerasa, Anna Ottani Cavina e molti altri.

Chi c’era Il convegno si è svolto con il patrocinio dell’Università degli Studi di Perugia, dell’Ordine dei Giornalisti dell’Umbria, di Fenice Formazione, di Centro Scritture, di Umbrò Cultura e con la sponsorizzazione della Società Dante Alighieri. Oltre a Maria Borio hanno partecipato all’incontro, incentrato sul come ideare, produrre, diffondere e leggere un testo, anche il professor Roberto Contu, il professor Sergio Pasquandrea, Fabrizio Scrivano, docente di letteratura italiana all’Università di Perugia e, per l’ordine dei giornalisti, Riccardo Regi

Gli interventi Pasquandrea ha poi sottolineato l’importanza del master ricordando che nella scuola si pone enfasi sul testo, si chiede di analizzarlo e costruirlo ma mancano formazione e padronanza degli strumenti. Scrivano ha invece parlato di un momento di formazione ed elaborazione collaborativa tra vari ambiti delle scienze umane, in grado di garantire un’esperienza formativa di grandissimo livello e novità.

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