Sono stati i familiari del professore Mario Fernando Rosi, tra cui il figlio e medico angiologo a Perugia Gianluigi Rosi, a presentare la prima edizione del ‘Premio Rosi cortometraggi’, per celebrare la memoria dell’illustre cittadino, nato un secolo fa. Il festival di portata internazionale avrà come focus l’ambiente, in particolare la salvaguardia di mari, fiumi e spiagge.
Famiglia Rosi La famiglia e gli amici del professor Rosi hanno deciso di organizzare il premio per mantenere vivo il suo spirito e i valori di tutela dell’ambiente. Il festival si concentra, infatti, sulla produzione di cortometraggi con il mare, la spiaggia e i fiumi come temi centrali, promuovendo la salvaguardia di questi elementi per le generazioni future. L’obiettivo del festival è anche quello di diventare un appuntamento annuale.
Il festival Il festival si propone come luogo di incontro e confronto per i cortometraggi internazionali, con una particolare attenzione alle cinematografie emergenti, ai giovani cineasti e agli indipendenti interessati alla tematica ‘Mare, ambiente, spiaggia e fiume’. Il festival si è aperto il 16 settembre e si concluderà nel mese di febbraio 2024, con una cerimonia di premiazione prevista per il 16 settembre 2024. Sono previste tre competitive: Concorso internazionale cortometraggi; Concorso nazionale cortometraggi; Concorso regionale cortometraggi dedicato alle Marche.
Il professore Mario Fernando Rosi è stato un pioniere nella promozione della tutela dell’ambiente, in particolare del mare, della spiaggia e dei fiumi. Il professor Rosi fu uno dei promotori italiani del progetto Bandiera blu attraverso la Fondazione per l’educazione ambientale in Italia, un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro presente in 81 paesi in tutto il mondo. Fin dagli anni ’90 l’illustre si è impegnato attivamente in una serie di iniziative per la tutela ambientale, coinvolgendo non solo le amministrazioni locali ma anche i cittadini e i turisti. Grazie al suo impegno, la regione Marche ha vissuto una trasformazione radicale nel modo in cui gestisce l’attività turistica, con un focus su politiche di sostenibilità ambientale, coinvolgendo anche le scuole primarie e superiori e contribuendo, quindi, a educare le future generazioni sulla tutela dell’ambiente.