di Daniele Bovi
I volti di Francesco Petrarca, Dante Alighieri e Giotto di Bondone torneranno ad avere la stessa dignità di tutti gli altri dipinti in quello che è uno dei cicli di affreschi più importanti dell’Umbria, ovvero quelli di Benozzo Gozzoli a Montefalco.
4 COMUNI PER UNA GRANDE MOSTRA SUL TRECENTO
Il progetto di restauro finanziato dall’azienda agricola Arnaldo Caprai è stato presentato sabato mattina proprio nella chiesa museo di San Francesco da Marco Caprai, dal sindaco della città Donatella Tesei, dalla dirigente della Regione Umbria Antonella Pinna, il restauratore Bruno Bruni dell’azienda spoletina Coobec e da Luca Delogu della Soprintendenza. A fare gli onori di casa Matteo Grandi, giornalista e influencer; e proprio Grandi, insieme ad altre twitstar come @coccodj, @DIavolo, @LiaCeli, @Iddio e @insopportabile, è stato al centro del progetto #Caprai4Love attraverso il quale sono state reperite le risorse. L’idea, come ha spiegato Grandi, è semplice ma efficace: scrivere dei tweet veicolando l’hashtag #Caprai4love, poi stampati sulle etichette dell’azienda umbra, in particolare su quelle del Sagrantino Docg Vigna del Lago 2012; il risultato? Milleduecento pezzi venduti. «Il che dimostra – ha detto Grandi – le potenzialità della Rete».
FOTOGALLERY: GLI AFFRESCHI E LA PRESENTAZIONE
Restauro L’area oggetto del restauro è quella dell’abside, e in particolare quella centrale sotto la finestra con i volti dei tre personaggi. E proprio la finestra, come ha spiegato Bruni, potrebbe essere alla base del deterioramento di quella parte degli affreschi, dall’accumulo di maggiore polvere alle infiltrazioni. «Di sicuro – ha detto il restauratore – è una delle aree più danneggiate. Non si tratta di un intervento di poco conto, già nel restauro del 1990 erano emerse evidenti infiltrazioni. Ora cercheremo in primis di rimuovere la polvere e poi di migliorare la leggibilità del testo pittorico sistemando le lacune, laddove leggibili, con tratteggi verticali. I lineamenti dei volti rappresenteranno la parte più impegnativa». Secondo Bruni questo «sarà un intervento importante anche per quanto riguarda la manutenzione ordinaria». Un restauro, questa la particolarità, al quale i visitatori potranno assistere dato che si tratta di un’area a non troppa altezza da terra.
Eredità Delogu ha poi spiegato che con questo intervento «andremo a completare quanto fatto con i restauri precedenti, dando dignità a tutti i personaggi del ciclo; sarà un lavoro straordinariamente importante per la lettura dell’intero ciclo». Lungo tutto l’abside è presente un coro ligneo, non particolarmente antico e pregevole, tanto che Delogu ha messo sul tavolo la possibilità di rimuoverlo. «In generale – ha commentato – il Ministero incoraggia e sostiene iniziative di questo tipo, anche attraverso un provvedimento come l’Art bonus». Dell’«attenzione particolare» che la Regione ha per la città ha parlato Pinna sostenendo che si tratta di un esempio di una «comunità coinvolta nella valorizzazione. È un progetto cruciale, importante e fondamentale». In sala anche il deputato pd Walter Verini, al quale Pinna si è rivolta chiedendo l’approvazione, in questo finale di legislatura, della Convenzione di Faro, cioè quella che introduce il concetto di eredità-patrimonio culturale, «del quale qui abbiamo un esempio. E non dimentichiamo che il 2018 sarà l’anno del patrimonio culturale; partire da qui potrebbe essere uno spunto».
Luoghi migliori Da parte sua il sindaco Tesei oltre a ricordare i guasti prodotti dopo il terremoto dalla cattiva comunicazione, ha promesso che «non ci fermeremo qui. Continueremo a promuovere intensamente il nostro territorio e a collaborare con associazioni e imprenditori». A tirare le fila è stato Caprai, al quale non piace la parola sponsor «che si attaglia meglio alle attività commerciali, mentre questa è un’iniziativa nata sui social che ha fatto parlare di Montefalco. Nella stagione che di solito è la peggiore per il turismo faremo questo restauro live degli affreschi». Operazione attraverso la quale «lasceremo luoghi migliori; sembra una cosa normale ma quando parti e inizi a farla poi ti accorgi che tanto normale non è».
Twitter @DanieleBovi