Il pubblico dell'Arena (foto F.Troccoli)

di D.B.

A poche ore dall’apertura dell’edizione numero 44, arriva la buona notizia che Umbria Jazz aspettava da tempo: la Camera oggi pomeriggio ha dato il via libera alla legge in base alla quale il Ministero per i beni culturali riconosce il festival tra le manifestazioni di interesse nazionale, cosa che comporterà anche un finanziamento annuale di un milione di euro a partire dal 2017. Il via libera è arrivato quasi all’unanimità: 333 i voti a favore, 2 i contrari (i deputati della Lega) e 77 astenuti (i deputati M5S). Dopo questo primo ok il testo dovrà ora passare il vaglio del Senato. La proposta di legge era stata presentata da tutti i parlamentari umbri (compresi i pentastellati Ciprini e Gallinella), con Marina sereni (Pd) prima firmataria. Insieme a Umbria Jazz attualmente fanno parte dell’elenco del Ministero manifestazioni come il Due Mondi di Spoleto, il Verdi di Parma e altri ancora. La cifra stanziata a favore del festival è rilevante visto il budget con il quale ogni anno UJ viene costruita (circa tre milioni); una bella boccata di ossigeno in più sulla quale contare.

Sereni «È senza ombra di dubbio – dice Sereni – la più importante manifestazione di musica jazz italiana. Ha saputo cambiare nel tempo mantenendo tuttavia uno straordinario connubio tra musica e arte, tra le performance dei più grandi artisti jazz del mondo e le nostre meravigliose chiese, i piccoli club, le grandi piazze. Per questo sono orgogliosa dell’approvazione». Secondo la vicepresidente della Camera inoltre UJ «ha anche contribuito in modo determinante a far sì che il jazz italiano con i suoi musicisti diventasse uno dei principale protagonisti del panorama musicale internazionale». Ora dopo lo «sforzo» e l’«impegno che in tutti questi anni Umbria Jazz ha fatto con i mezzi propri le istituzioni locali, gli sponsor, i biglietti venduti, il tanto tantissimo lavoro volontario» l’intera macchina del festival «richiede un adeguamento organizzativo e di governance».

I commenti Il deputato dem Walter Verini, che ringrazia tutti i parlamentari, parla poi di «un bel duplice segnale: riconoscimento – scrive – del valore di una grande manifestazione di livello internazionale e vicinanza a una regione che sta affrontando la ripresa e la voglia di futuro dopo il terremoto che ha colpito la Valnerina». Sempre dai banchi del Pd la deputata Anna Ascani, relatrice della legge, «Umbria Jazz è la quintessenza dell’orgoglio umbro, segno distintivo del nostro territorio nel mondo, ed è giusto riconoscergli lo status che si è guadagnato con anni d’impegno ai massimi livelli». Soddisfazione anche da parte dell’onorevole forzista Catia Polidori, coordinatrice regionale di FI, secondo la quale «è questo il giusto riconoscimento per un evento musicale che fa dell’Umbria il palcoscenico di artisti di fama mondiale e richiama un gran numero di turisti, che qui coniugano la passione per la musica con l’amore per una terra, che, sebbene offesa dai danni diretti e indiretti del terremoto, offre moltissimo in termini di storia, cultura, paesaggio, artigianato». «Il finanziamento che noi stanziamo oggi – scrive poi la deputata di Civici e innovatori Adriana Galgano – avrà su Perugia e sull’Umbria un effetto moltiplicativo indispensabile in questo difficile momento».

Twitter @DanieleBovi

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